Durante questi anni vince anche quattro Coppe Italia e due Coppe delle Coppe, giocando nel 1974 il suo quarto e ultimo Mondiale (uno dei pochi giocatori della storia del calcio ad aver superato la soglia dei tre mondiali). Il Genio – che dice no al calcio moderno – è pronto a ricominciare e lo fa al fianco di Livia onlus, Vivi Sano onlus, NautoscopioArt e Calciando In Rete. Sarà lui la mezzala destra e pronto a rifinire ed a attaccare ecco l’altra nuova mezzala, Gianni Rivera. Ma adesso è pronto per quella che definisce una battaglia ancora più difficile contro la Germania. Leonardo Capezzi venne convocato nel gennaio 2015 nell’Italia Under 20 per un’amichevole contro la Rappresentativa Under 21 di Lega Pro. Lo stadio ospitò nel 1990 alcune partite del Mondiale, ragion per cui, al fine di consentirne la ristrutturazione in vista dell’evento, nella stagione 1988-1989 l’Amsicora ospitò nuovamente le partite casalinghe di Serie C1 del Cagliari. Alla fine Rivera si deve sedere rimane in panchina, non giocando le prime partite. In finale però gli azzurri subiscono quattro reti da Pelé e compagni, e Gianni Rivera cade vittima più che mai della “staffetta” con Mazzola, giocando solo gli ultimi sei minuti ed entrando al posto di Roberto Boninsegna.
Mar 6 febbraio 2024 Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un vero e proprio boom di interesse per sport alternativi che stanno riscrivendo le regole del gioco tradizionale. Lo stemma societario è comparso per la prima volta sulle divise da gioco negli anni ’80 e ha sempre riproposto il simbolo cittadino. I rossoneri di quel periodo sono una squadra guidata da Viani che lotta per lo scudetto direttamente con la Juventus e dove nella sue file gioca quella leggenda che porta il nome di Juan Alberto Schiaffino. L’Italia giunge quarta in un torneo segnato dalla sfortuna ma è una squadra zeppa di futuri campioni come Trapattoni, Radice e Salvadore. Dal febbraio del 2008 fa parte del movimento politico centrista Rosa per l’Italia. In seguito a questa difficoltà, la squadra si riprese aggiudicandosi altri tre campionati nel 1945, 1948 e 1949. Nel 1949 il club prese parte alla prima edizione della Coppa Latina, competizione antesignana della Coppa dei Campioni/UEFA Champions League, mettendo in bacheca il primo titolo a livello europeo dopo aver sconfitto in finale lo Sporting Lisbona. L’anno dopo, nel 1969, si aggiudica la Coppa Intercontinentale, maglia del lazio la quale fa del Milan la squadra più forte al mondo. E’ festa per il giovane Gianni, il Milan è campione d’Italia, il primo successo di un grande carriera.
Viani lo vede giocare e fiuta la stoffa del campione e l’affare è concluso; Rivera sarà in comproprietà e giocherà ancora una stagione nell’Alessandria, collezionando 25 presenze e 6 reti. Perbacco: il capitano del Milan, miglior calciatore europeo del 1969 e con i miei rossoneri campione mondiale, nello stesso anno, al termine della guerriglia intercontinentale di Buenos Aires, di fronte agli argentini dell’Estudiantes. È la sua ultima stagione sui campi; l’anno dopo passa dietro la scrivania ricoprendo la carica di vicepresidente del Milan, dopo ben 19 stagioni e dopo aver giocato in totale 658 partite e segnato 164 gol. Con il Mantova vittoria con rete di Gianni e l’otto aprile 1962 è il grande giorno; mancano due partite alla conclusione e il vantaggio sui viola secondi in classifica è di tre punti; il Milan si impone per 4 a 2 con il Torino, reti di Rivera, un autorete e doppietta di Altafini, mentre la Fiorentina tracolla e Lecco. Prima del riposo ci fecero due gol, lo stadio si fece bolgia, il prato zeppo di carta a rotoli, dalle tribune volava di tutto, preservativi consumati, gavettoni di piscio, monetine e bottiglie. Ma non è tutto, perché il biennio d’oro di Gianni Rivera si conclude con la vittoria della Coppa dei Campioni, la prima della sua carriera.
Evra gli chiese di ricucirlo e di non dire niente all’allenatore, perché lui sarebbe sceso di nuovo in campo. Al termine di quella stagione, il suo Milan si aggiudica di nuovo lo scudetto e, in primavera, anche la Coppa Campioni, la seconda e ultima vinta dal “golden boy”. Qui ci si può fidare dei materiali e della produzione, ma vengono anche presentati ogni anno nuovi designs e nuove tecnologie. L’Isola di Emma non è quella dei Famosi, la naufraga misteriosa “E. Coniugato con Laura Marconi, Gianni Rivera è considerato uno dei “numeri 10” più forti della storia del calcio, stando alle numerose classifiche stilate da giornalisti ed esperti nel corso degli anni successivi alla sua attività sportiva. Proprio vero che nel calcio, soprattutto ai Mondiali, non ci si azzecca mai. Trovò il modo di vendicarsi, Poletti, fu proprio lui a rifilare il calcione da tergo a Pierino, stramazzato a terra dopo un’entrata assassina.
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