Stabilì che, in base al Trattato di Roma, ogni calciatore dovesse essere ritenuto assimilabile ad un qualsiasi altro lavoratore comunitario e che, pertanto, avesse diritto alla libera circolazione nei paesi europei alla fine del contratto che lo legava ad una società di calcio. È coronare un sogno, magliette squadre calcio ma anche essere tifoso della squadra che perde riuscendo allo stesso tempo a gioire per qualcun altro. Sousa mi ha fatto innamorare della Juve due volte: nella vittoria e, 12 mesi dopo, nella sconfitta quando, tra le lacrime di un diciassettenne che non aveva ancora conosciuto una così cocente sconfitta sportiva, da tifoso juventino, capii che essere tifosi è anche accettare tutto questo. Mentre ancora era in in Inghilterra per gli Europei, la Juve lo cedette al Borussia Dortmund per 10 miliardi. La Juventus aveva due calciatori importanti in scadenza: Gianluca Vialli nel 1996 e appunto Paulo Sousa nel 1997. Il primo lasciò la Juve per andare in Inghilterra, al Chelsea; il secondo venne messo sul mercato. Nella sessione di mercato di gennaio 2012, torna alla Juventus con la formula del prestito. Il 30 agosto 2010 viene ceduto in prestito dal Barcellona al Siviglia.

Pin su Maglie calcio vintage Entrambi, in quel momento, dovevano sentirsi piuttosto amareggiati dal cinismo bianconero che pareva già aver programmato la loro sostituzione, senza mostrare riconoscenza alcuna. Di Francesco tre schiaffoni a Valverde li aveva già rifilati con il suo Sassuolo un anno e mezzo fa in Europa League: Atlethic Bilbao schiantato dai neroverdi al Mapei Stadium senza veder palla. Durante l’estate 2009, apparendo concreto il pericolo che Venezia rimanga senza una realtà calcistica cittadina, il sindaco in carica Massimo Cacciari si avvale delle norme federali inerenti al trasferimento della tradizione sportiva dei club calcistici e sovrintende personalmente alla fondazione di una nuova società, la cui gestione viene affidata all’avvocato Mauro Pizzigati, già presidente del Casinò di Venezia. Occupa il 29º posto fra i club italiani con la maggior tradizione sportiva, il 38º nella classifica perpetua della Serie A – categoria in cui vanta come miglior piazzamento il terzo posto conseguito nella stagione 1941-1942 – e il 9º in quella della Serie B. Prima dell’introduzione del girone unico, il Venezia aveva raggiunto la finale nazionale nel 1911-1912, perdendo nettamente contro la Pro Vercelli. 68 (8) se si considerano le presenze nel campionato Carioca. Quattro presenze nei turni preliminari. Il 17 luglio 2011, nei quarti di finale della Copa América, calcia il rigore decisivo nella sfida contro l’Argentina determinando il passaggio alle semifinali per l’Uruguay che, alla fine, vincerà la competizione.

Alla fine, però, il ginocchio era completamente pieno di cristalli, virtualmente distrutto. Poi, però, mitigò la propria rabbia e si è affidò a Giovanni Branchini per valutare eventuali offerte prima della scadenza, vista la pressione insistente della Juventus. Lo avrete ormai capito però, arrivati a questo punto, che Sousa due stagioni tranquille di fila non le passò e non le passerà per tutta la carriera, inclusa quella da allenatore. Mentre in Norvegia e Finlandia abbiamo avuto due conferme dalle blasonatissime Rosenborg e Hjk, le sorprese arrivano dalla Svezia e dall’Islanda; infatti il Malmoe ha trionfato, in una lotta all’ultimo punto, nell’ultima giornata di Allsvenskan mettendo in fila Helsinborg (la seconda forza del torneo, beffata alla fine), la matricola Orebro e l’Elfsborg. E il Portogallo a casa ci ritornò dopo i quarti, sconfitto 1-0 dalla Repubblica Ceca da un gol di sua santità Karel Poborsky (sempre sia lodato). A tre giornate dal termine c’è lo scontro decisivo in casa con il Brescia, anch’esso alla ricerca di punti per non retrocedere, in cui il Chievo si impone per 2-0, risalendo in classifica. Con la fusione cambiano anche i colori sociali al classico nero-verde viene aggiunto l’arancione, anche se negli anni a seguire ci saranno molte dispute riguardo al giusto utilizzo dei tre colori nelle varie maglie sociali.

Tanto l’equilibrio del campionato come anche la passione del pubblico ma alla fine i veneziani si piazzeranno al terzultimo posto alla pari dell’Avezzano ma con un minor punteggio negli scontri diretti, la retrocessione era nei fatti. A fine anno, fu così 5º posto. La classifica finale li pose al primo posto davanti a Ternana, Pescara, Lecce e Scafatese. La prestazione di Sousa fu spettacolare, tanto che gli valse il riconoscimento di MVP della finale. Non era male la squadra con Sousa a regime: c’erano tra gli altri anche Möller, Kohler, Chapuisat e Kalle Riedle. Altro celebre calciatore ad aver scritto la storia del club romano, di cui è diventato una vera e propria bandiera, è stato Roberto Lovati, portiere e capitano della squadra tra gli anni cinquanta e anni sessanta, colui che ha raccolto l’eredità di Lucidio Sentimenti IV, e successivamente tecnico e dirigente, sia delle giovanili che della prima squadra. Il Mantova venne comunque ripescato in Prima Divisione dopo che l’arbitro che l’anno precedente aveva diretto la decisiva sfida salvezza dei lombardi contro la Virtus Bologna, confessò di essere stato corrotto dai felsinei: la FIGC decretò dunque il risarcimento per i virgiliani, e la radiazione per gli emiliani, in quello che fu il primo vero grande scandalo del calcio italiano.

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