Nella stagione 1988-1989 venne introdotta una curiosa fantasia azzurronera all’altezza del petto che caratterizzò la maglia da trasferta fino alla stagione 1990-1991. Dal 1991 al 1993 la casacca bianca con colletto e polsini nerazzurri fu contraddistinta da un’altra fantasia azzurronera ma questa volta all’altezza delle spalle, mentre dal 1993 al 1995 tornò la maglia bianca con colletto e polsini nerazzurri e striscia azzurronera trasversale. In trasferta maglia bianca e maglia verde. TORINO (trasferta) – ufficiale – Come da tradizione, la maglia away resta bianca: presente la mappa della città di Torino impressa in rilievo nella parte frontale. Franco Baresi è il giocatore più presente con ben quattro maglie compresa quella indossata per l’ultima partita della lunga carriera del capitano rossonero. Ci sarà questa sera l’ultima gara dell’Imperatore, attaccante brasiliano amatissimo tuttora dai tifosi nerazzurri. A ruota segue anche l’ultima divisa per la partita di addio di Paolo Maldini e quella di Demetrio Albertini con tanto di patch con il simblo del metronomo. Anche la seconda divisa presentò, per un anno intero, il lutto al braccio destro come conseguenza della tragedia di Superga del 4 maggio 1949, dove perì in un incidente aereo tutta la squadra del Grande Torino.
Non c’ è squadra al mondo capace di trasformarsi da mammoletta della vigilia a forza della natura in partita, così come ci ha abituato a fare il Milan. Milan 2015-2016 in ANTEPRIMA. Per la maglia away 2015-16 il Milan mantiene il colore bianco con banda rossa striata all’altezza del petto con inserito all’interno il jersey sponsor Fly Emirates. Le maglie da calcio per il 2015-16 sono già pronte: ecco le anteprime di quelle del Milan. Il direttore generale Rinaldo Sagramola rassegna le proprie dimissioni e la società richiama Werner Seeber che era già stato nella stanza dei bottoni di largo Paolo Rossi nei primi anni di gestione della O.T.B. E’ morto nell’ospedale di Londra dove era ricoverato, Ray Wilkins, ex centrocampista del Milan e negli ultimi anni anche vice di Carlo Ancelotti sulla panchina del Chelsea. Negli ultimi anni alternava il ruolo di opinionista in tv con quello di vice-allenatore, anche di Ancelotti, nel corso del suo biennio a Londra.
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la squadra a stagione in corso. Il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi sottolinea i grandi meriti della prossima avversaria della sua squadra. Il tecnico rossonero cerca spiegazioni al deludentissimo 0-0 intento contro un Genoa a dir poco rinunciatario. Le strade dei nerazzurri e del tecnico portoghese tornano ad incrociarsi. I nerazzurri quasi certamente acquisteranno un nuovo difensore centrale la prossima estate. La prima novità fu l’introduzione del nuovo stemma, corrispondente al nuovo logo della FIGC. Il logo dell’Empoli è presente, in entrambi i casi, al centro della casacca. La sala della Triennale ha installato al centro dell’esposizione cinque statue altissime, in cerchio, con le maglie del Milan della stagione in corso: un omaggio al gruppo rossonero proprio a dividere le due ali di pareti attrezzate con le opere d’arte e le memorabilia di maglie. Poi, mentre i due raggiungevano a passi mesti la tribuna, l’ altro Milan è entrato in campo. E invece, il campo ha raccontato una storia ampiamente diversa, con l’ attaccante presto ridotto a coniglietto smarrito e l’ altro progressivamente più sveglio, svelto, determinato. Milan: 113 anni di storia celebrati con il libro “Seconda pelle” e una mostra di dipinti realizzati da 50 giovani artisti dell’Accademia delle belle arti di Brera.
Dopo la casacca asimmetrica della stagione 2014-15 torna la classica maglia home a strisce rossonere delle stessa dimensione: quattro rosse e tre nere. Solo tre le maglie esposte del Milan pre-Berlusconi: quella di Biasolo e due di Franco Baresi. Il Milan potrebbe vacillare dinanzi ad un’offerta monstre per Leao. Il colletto fu per la prima volta alla coreana, più basso e rotondo, di colore nero. Con l’arrivo del XXI secolo la maglia dei portieri tornò ad assumere uno stile più classico: giallo, verde, maglia milan personalizzata grigio e nero le tinte più adoperate. Molto emozionanti, a mio parere e di molti dei visitatori, le divise anni 70 e 80 del secolo scorso: quella del 1971 di Giorgio Biasolo aveva in bella mostra l’etichetta sull’orlo inferiore dello storico maglificio Vittore Gianni di via Procaccini a Milano. Su quella rossonera c’è ancora lo stemma di Milano. Per l’annata 1965-1966 e fino a quella 1969-70, venne scelta ancora una casacca bianca con girocollo azzurronero e polsini nerazzurri, ma tornò la fascia azzurronera come nell’immediato secondo dopoguerra. Dopo un primo tweet per fare chiarezza (“Io non sono un giocatore di calcio”), il Nikola Kalinic del basket ci ha scherzato su con un secondo cinguettio: “Sono un giocatore di calcio e mi sono appena trasferito all’Atletico Madrid”.