Esplora la collezione di pantaloni da calcio e maglie F50 e lasciati catapultare ai massimi livelli dello sport, con prestazioni professionali in allenamento e nei 90 minuti di gioco. La piccola infermeria dello stadio è letteralmente scoppiata in pochi minuti. Tutto è cominciato verso le 19. Lo stadio era già pieno, di gente immersa nei soliti riti di festa che precedono la grande cerimonia della partita. C’ era molta paura di questi tifosi del Liverpool rissosi per tradizione, molto spesso ubriachi. Nella stagione 1960-61 viene per la prima volta introdotta la fantasia attualmente in uso, ovvero una maglia trinciata biancorossa. Per la Juventus, che non alzava il trofeo tricolore da vent’anni (l’ultima volta fu nel 1995 contro il Parma), metterla in bacheca (grazie alla rete di Matri nei supplementari) equivale a dare ulteriore lustro a una stagione che l’ha vista protagonista grazie alla conquista della finalissima di Champions contro il Barcellona (il pareggio al ‘Santiago Bernabeu’ è stata un’impresa) e, più in generale, a un ciclo di risultati vincenti iniziati con Antonio Conte e proseguiti con Allegri. Quindi non esitare, se vuoi accontentare tuo figlio, prendi l’ultima maglia di Mbbappé o Griezmann per bambini!
Il polacco è stato senza dubbio il migliore per intensità di partecipazione e coraggio di gesti atletici: però, ha scontato la foga con improvvisi obnubilamenti sotto misura. Chievo fu quindi la prima squadra ad accordarsi con due differenti sponsor contemporaneamente per la stessa competizione, esulando dalle regole imposte nel 1998. Era però possibile per una squadra, rescindere un contratto di sponsorizzazione e firmarne un altro con un diverso marchio commerciale da mostrare all’interno della medesima competizione (come accadde nel caso dell’Udinese nella stagione 1998-1999); in questo caso però, la squadra era tenuta a firmare solo un contratto di sponsorizzazione alla volta. Situazione parzialmente diversa invece per quanto riguarda Adidas, che ha due squadre nei primi cinque posti e altre due nelle prime dieci posizioni di questa graduatoria. Nel pomeriggio era giunta notizia di un ferito, ma era sembrato quasi un tributo normale per orge di follia come questa. Aveva disputato incontri bellissimi, in casa e fuori: era dunque lecito confidare, era umano illudersi. Insomma, che prendano su, gli amici portoghesi, maglia barcellona e portino a casa le ammirate lodi di tutti. Era una specie di territorio di nessuno che si allargava fra una parte dei tifosi juventini e il settore dove quasi tutti gli inglesi erano stati instradati dalla polizia belga.
I penyes avrebbero poi dimostrato il loro potere finanziario nel 1953, quando proposero la costruzione del Camp Nou: l’ispirazione fu data dal piano che l’Athletic Bilbao, acerrimo rivale, aveva utilizzato per la costruzione dello stadio San Mamés, dove un’associazione di penyes si era impegnata a finanziare la costruzione. Fondata ufficialmente nel 1915, in realtà esisteva a livello ufficioso già dal 1900, come confermano alcune cronache dell’epoca. Vi hanno portato un morto dopo l’ altro e uno dopo l’ altro veniva fatto scomparire nel fondo di ambulanze che continuavano ad arrivare da tutta la città. Ahimè: il calcio è dramma completo, che non consente sgarri: l’ eroe eponimo non può giungere al lancio con il giavellotto spuntato: Boniek lo ha fatto fino a convincersi (ed è segno di intelligente modestia) che meglio convenisse affidare ai compagni il colpo di grazia: due palloni ha dato a Rossi che gridano ancora oggi vendetta al cielo. Purtroppo, sono disastrosamente mancati i soliti goleadori: primo fra tutti Paolo Rossi, acciaccato e frastornato da un continuo accerchiamento di avversari agili e decisi; poi, il divino Platini, malamente mortificato da ritmi che lo escludevano di acchito; infine, l’ impetuoso magnifico Boniek. Mentre scrivo sono appena passate le 21. Juventus e Liverpool avrebbero dovuto finire adesso il primo tempo di questa tragica notte di Coppa dei Campioni.
Le spese e i tempi di spedizione sono variabili e dipendono da quanto è distante da te l’oggetto, quindi se è in Italia, in un altro paese UE oppure in un altro continente. Il mercato infatti è relativamente giovane in quanto le maglie di calcio stono state commercializzate in massa a partire dagli anni 90. Considerando quindi cosa sta accadendo al prezzo delle maglie di quella decade oggi, seconda maglia barcellona si può speculare su quello che potrebbe succedere nel prossimo decennio. Si tratta piuttosto di una consuetudine che, almeno per quanto riguarda le stelle dorate (quelle simboleggianti la decina di scudetti raggiunti), iniziò nel 1958 anno in cui la ‘vecchia signora’ aggiunse in calce alla propria bacheca il decimo scudetto. Le stelle dorate degli scudetti che campeggiano sullo stemma della società e quella d’argento che fa capolino sulla coccarda tricolore, entrambi simbolo del dominio bianconero in Italia consolidato anche con la conquista della Tim Cup battendo la Lazio in finale. Così, tifando Juve come esigono il rispetto del mestiere e l’ amore stesso della patria pedatoria, altro non poteva il cronista di parte che dirsi ammirato degli agili e fantasiosi portoghesi con una sola ma valida riserva: che il giocare bene non basta se i temi offensivi si urtano a una difesa di ferro; che giocare bello senza gol significa – eh sì – masturbare calcio.