Al suo posto viene chiamato Arrigo Sacchi, il profeta di un calcio dove a contare non è l’uomo, il singolo, l’individuo, ma la squadra e i suoi schemi. Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Con lui siamo a posto in quel ruolo e anche se dobbiamo aspettare che vada in lista di svincolo si aggregherà alla squadra sabato. La prima maglia si rifà alla storica stagione 1947-48, quella del secondo posto in serie A: è rossoalabardata, con il simbolo dell’epoca sul petto, colletto con dettaglio interno inneggiante il centenario e lacci anteriori a dare un tocco vintage. Dopo un anno e un giorno il cerchio si è finalmente chiuso ieri a Palazzo Moroni, dove il sindaco Massimo Bitonci, nel dare il bentornato alla vecchia denominazione riacquisita dalla società guidata da Giuseppe Bergamin e da Roberto Bonetto, oltre che dai nuovi soci Massimo Poliero, Giampaolo Salot e Walter Tosetto, ha presentato il progetto di trasferimento dei biancoscudati al Plebiscito in un impianto completamente riammodernato da 10.500 posti.
Ma sono qui pronto a dare tutto per far tornare grande il Padova». Il numero uno arancionero è pronto a versare la tassa di centomila euro per l’iscrizione e entro il 18 luglio dovrebbe arrivare una risposta definitiva del Consiglio federale. Quanto all’impiantistica faremo un investimento da due milioni e mezzo di euro per sistemare il Plebiscito e renderlo uno stadio da diecimila posti con tanto di curva sud coperta ed adeguarlo anche alle categorie superiori». Una famiglia di 4 persone rispetto allo scorso anno va a pagare dai 100 ai 160 euro in meno a seconda dei settori. Ma prima di voltare pagina, il presidente del Mestre Stefano Serena vuole chiarire un paio di situazioni specialmente per quanto riguarda l’addio di molte persone legate alla società. Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Non tutti i mali vengono per nuocere, so il percorso che ho fatto e conosco chi è arrivato a Mestre e con che spirito, ed ho potuto notare con stupore e meraviglia il fuggi fuggi generale avvenuto nell’ultimo mese». Dopo che il Bassano non c’è più (fusione con il Vicenza) e che lo stesso Mestre ha già alzato bandiera bianca, fuori dai giochi sarebbero anche Andria e Lucchese.
Nel mio piccolo, anche a me ogni tanto chiedono se c’è un altro Falcao o se questo o quel giocatore brasiliano mi somiglia. Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, perché da parte mia sono due mesi che ho detto cosa avrei fatto allo stato attuale delle cose». C’è una cosa che però non dimenticherò mai. A Madrid, per il gioco che esprime una squadra come il Real, Kovacic potrà trovare successo e tutti noi mangiarci le mani allungando la lista in cui figura anche Andrea Pirlo, una lista piena di rimpianti a caldo senza però valutare il contesto in cui il giocatore si trovava, l’età, e soprattutto il fatto che voi che contestate la cessione siete i primi a fischiare quando si sbaglia un passaggio. Adesso poi l’organigramma societario si amplia ulteriormente, quindi con le forze fresche si potrà puntare in alto. Anche se in realtà i tuoi piccoli che ti porti allo stadio poi in un soffio che non te ne accorgi, finiscono le scuole, hanno la patente e la ragazza etc etc. Ore 19.00 – (Il Piccolo) I prezzi stracciati, lo stadio rinnovato, la riapertura della tribuna Colaussi (nello spicchio centrale in basso) tanto amata dai tifosi, l’anno del centenario, le procedure più rapide: i tifosi alabardati non hanno più scuse per non abbonarsi.
«C’è un gruppo di lavoro che sta procedendo e non si è mai fermato, ma è chiaro come negli ultimi due mesi sarebbe stato fuori luogo parlare di stadio. Quanto al Calcio Padova, in attesa della riacquisizione del vecchio scudo, è stato presentato anche il nuovo stemma, molto simile a quello storico ma rivisitato in chiave storica. In queste sale l’anno scorso si è iniziato a lavorare per costruire la nuova realtà biancoscudata, ed è stato un successo. Ebbene, anche nelle realtà dilettantistiche ci sono storie simili. Sperando di farne anche di più».E in effetti sul piano dei prezzi la società è venuta incontro ai tifosi, con forti sconti rispetto allo scorso anno, soprattutto per ragazzi e vecchi abbonati. I videogame sul calcio non sono solo divertenti, ma possono anche fungere da strumenti efficaci per affinare le abilità tattiche e strategiche. Vedo due attaccanti in campo, anche se poi si sbandiera una squadra a tre punte, che io non riesco a vedere. In ritiro poi verranno almeno cinque giocatori tra Under e Over che verranno provati a Pieve di Cadore e che hanno buone probabilità di restare».
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