Calcio Internazionale Nel Real Madrid ci sono cinque numeri 10 di cinque grandi Nazionali Modric, Mbappé, Rodrygo, Bellingham e Brahim Díaz. Il successo proietta il Catania a metà classifica, con cinque punti di vantaggio sul terzultimo posto occupato proprio dai meneghini. Al k.o. nella gara iniziale seguono gli otto punti consecutivi incamerati nelle gare contro Parma, Milan (rossazzurri avanti a San Siro con uno splendido sinistro al volo di Capuano), Cesena e Bologna che proiettano il Catania, dopo cinque giornate, a soli due punti dalla vetta occupata da Lazio e Inter. Proprio il terzino di Delia è l’autore del gol che avvia un’altra vittoria in rimonta in casa: il Napoli del fischiatissimo Mascara è sconfitto per 2-1. Il magic moment, fatto di sei risultati utili di fila, è però interrotto, tra novembre e inizio dicembre, dalle sconfitte contro Milan (4-0 a San Siro) e dai tre capitomboli interni con Chievo, Cagliari e – in Coppa Italia – Novara. Passando alle cose formali, la rivista inglese applaude il Milan indicando tutte le tre divise ufficiali della prossima stagione, maglie dove l’utilizzo del rosso e del nero produce effetti imperdibili. 1, con alle porte lo scontro diretto con la Samp (avanti di due punti) da giocare in casa.
I tifosi scongiurano quindi la partenza di Maxi Lopez, che per la seconda estate di fila diventa il tormentone del mercato rossazzurro, legato anche alle voci sul presunto rientro di Bergessio, momentaneamente restituito al Saint’Etienne per il mancato accordo sul prezzo del riscatto. Il mese di dicembre porta alla cassa i pareggi di Bergamo e Parma (recupero della 1a giornata) e, soprattutto, la quinta vittoria casalinga consecutiva sul Palermo, firmata dalle reti di Lodi (straordinario il gol su punizione dello specialista napoletano) e Maxi Lopez, con l’argentino, prossimo a salutare Catania, che si commuove. È l’inizio di una fase assai altalenante: al pareggio interno contro il Napoli, nel giorno del primo gol catanese del Papu Gomez, seguono la sconfitta di Genova contro i grifoni rossoblù ed un doppio 0-0, contro la Fiorentina dell’ex Mihajlovic (ignorato nel giorno del suo ritorno da ex al “Massimino”) e Sampdoria. Pochi giorni dopo, a Torino, si conclude la corsa in Coppa Italia: Krasic e Pepe firmano la terza sconfitta in altrettante partite nel nuovo anno. Il nuovo staff si insedia nel nuovo quartier generale: dopo il completamento dei lavori strutturali e in attesa dell’inaugurazione, la squadra si allena per la prima volta nel centro sportivo di proprietà del club, denominato “Torre del Grifo Village”.
A distanza di 6650 giorni dall’esordio in rossazzurro, in Serie C1, giunge l’ultima presenza con la maglia dell’Elefante, la prima in Serie A. A fine gara Marco Biagianti, uno dei prospetti che si sono messi maggiormente in luce, saluta in lacrime il pubblico. La folta colonia albiceleste, già composta da undici elementi, viene ulteriormente arricchita a fine gennaio dall’arrivo di Gonzalo Bergessio (già inseguito durante l’estate del 2009) e dell’italo-argentino Ezequiel Schelotto, entrambi in prestito con diritto di riscatto, rispettivamente dal Saint’Etienne e dall’Atalanta. Leonardo Sciascia, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 10 gennaio del 1987, biasimò i criteri adottati dal Consiglio Superiore della Magistratura per l’assegnazione del posto di procuratore della Repubblica di Marsala a Paolo Borsellino invitando il lettore a prendere atto che “nulla vale più, in Sicilia, per far carriera nella magistratura, del prender parte a processi di stampo mafioso”. All’esordio stagionale arriva una sconfitta in casa del Chievo Verona per mano di un rigore trasformato da Pellissier a sette minuti dal termine. A Genoa, però, nel turno infrasettimanale, arriva una netta sconfitta per 3-0. La figuraccia ligure viene in parte riscattata dalla convincente prova casalinga contro la Juventus di Conte: 1-1 sotto la pioggia, col pareggio bianconero del flop Krasic, aiutato da un’indecisione di Andujar, e con Suazo che nel finale sfiora il gol vittoria.
In mezzo si piazza luminosa la vittoria del “Via del Mare” di Lecce firmata al 90° dal primo gol in rossazzurro di Barrientos: sinistro telecomandato, scagliato da fuori area, che certifica la manifestazione delle abilità del Pitu. E’ Luxottica il primo gruppo italiano con 7,313 miliardi di ricavi nel 2013, in aumento del 3,2%, seguito dal gruppo Prada (quindi tutti i marchi della compagine toscana) con 3,587 miliardi e una crescita dell’8,8%, e da Gucci (considerando il solo marchio della doppia G) che, con 3,561 miliardi, è invece calato del 2,1 per cento. Al di là del punto in più e della quinta salvezza consecutiva in massima serie (eguagliato il “filotto” degli anni ’60), l’elemento più visibile che testimonia la crescita del progetto avviato da Pulvirenti e Lo Monaco è l’inaugurazione dell’avveniristico centro sportivo di Torre del Grifo, avvenuta il 18 maggio 2011: il futuro è appena cominciato. I crismi della matematica salvezza arrivano al minuto 96 del derby di Genova, maglia giappone calcio con gli etnei a bordo dell’aereo diretto a Fontanarossa. Quattro giorni più tardi, al “Renzo Barbera” si perde malamente il Derby di Sicilia dopo aver sprecato almeno tre palle-gol clamorose sullo 0-0. Ma al di là del 3-1 finale, firmato dalla tripletta di Pastore e dall’ex Terlizzi (suo il gol del momentaneo 1-1), la nota lieta della gara del 14 novembre 2010 è rappresentata dall’apertura del settore ospiti dell’impianto palermitano ai tifosi catanesi, la prima volta dopo i fatti del 2 febbraio di tre anni e mezzo prima.
Di più su maglie da calcio a poco prezzo sulla nostra home page.