Dagli albori del calcio cesenate agli anni 1940: i primi passi dell’A.C. Loro, come centinaia di ragazze, hanno dovuto imparare presto che i primi avversari da battere sono fuori dal campo. Con le nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri, la Spagna presenta i seguenti saldi. Quest’ultima retrocessione è particolare in quanto subita a fronte di sole 9 sconfitte su 38 incontri, e di una differenza reti positiva (47 gol fatti e 45 subiti). I migliori realizzatori romagnoli in campionato sono Bordon (con 13 gol) e Garlini. “Creare valore” e “aprire il mercato” sono concetti chiave di Formisano che da quattro anni insegna Marketing e comunicazione dello sport al Suor Orsola Benincasa. BasicNet progettava la collezione, gestiva il marketing e aveva il compito di fornire il sistema informatico. Le maglie erano prodotte dalla Kappa, il Maglificio Calzificio Torinese, il cui proprietario Maurizio Vitale aveva nominato il giovane Boglione responsabile del marketing della Kappa. Sulle rive del Savio giungono infatti alcuni giocatori di notevole spessore come Claudio Mantovani, per alcune stagioni secondo portiere del Milan e reduce da due positive stagioni in Serie B con il Perugia, e Augusto Scala, centrocampista con trascorsi in Serie A con il Bologna, coadiuvati da un nutrito manipolo di giocatori provenienti dall’hinterland bianconero come il già citato Ceccarelli, il difensore Paolo Ammoniaci (che era approdato in prima squadra nel 1966, un anno prima di Ceccarelli, e che in carriera totalizzerà 218 partite in 9 stagioni consecutive disputate in bianconero), l’ala Otello Catania e il centrocampista Maurizio Orlandi.
Lo stesso argomento in dettaglio: Serie D 2019-2020 (gironi G-H-I). Al termine della stagione 1982-83, con alla guida Bruno Bolchi, il Cesena retrocede, ma è lo stesso Bolchi che riporta i bianconeri di nuovo in Serie A al termine della stagione 1986-87, grazie alla vittoria negli spareggi con Lecce e Cremonese. Ottenuto questo prestigioso risultato, Gigi Radice si lascia attrarre dalle lusinghe toscane della Fiorentina, magliette da calcio e tre anni più tardi riporterà il Torino alla vittoria dello scudetto; così la prima stagione in Serie A della storia cesenate è affidata al tecnico Eugenio Bersellini. Al termine della sospensione di tutti i campionati di calcio per le attività belliche dal 1943 al 1945, dopo aver preso parte al campionato misto Serie B-C dell’Alta Italia, il Cesena viene ammesso d’ufficio alla Serie B 1946-1947. A soli 6 anni dalla fondazione, dunque, il “Cavalluccio” si ritrova a disputare un campionato cadetto; l’esperienza si rivela però poco fortunata, e termina con la retrocessione in Serie C, dopo essersi piazzati all’ultimo posto in classifica del girone, che comprendeva squadre più blasonate all’epoca come la Lucchese, il Padova e l’Hellas Verona. Il Cesena permane in Serie A fino al termine della stagione 1990-91, ma alla terza stagione tra i cadetti ha l’occasione di tornare in massima serie: al termine del campionato 1993-94 disputa infatti lo spareggio promozione con il Padova in gara unica sul campo neutro di Cremona, ma perde per 1-2 dopo essere passato in vantaggio.
Dopo l’esperienza in Serie B nella stagione 1946-47, durante gli anni 1950 il Cesena scivola progressivamente nelle serie inferiori, fino a raggiungere i campionati regionali di Promozione che all’epoca rappresentavano il quinto livello del campionato italiano, il punto più basso dell’intera storia della società cesenate. Nella stagione 2004-05, nonostante la squalifica, viene confermato Fabrizio Castori sulla panchina romagnola, con il quale la formazione bianconera ottiene la salvezza nelle ultime giornate di campionato. Il giocatore del Cesena si accascia al suolo e, secondo i medici al seguito della formazione romagnola, non è più in grado di disputare il secondo tempo della partita, che si conclude con la vittoria dei torinesi per 2-1. In seguito al reclamo della società romagnola, il giudice sportivo infligge però alla Juventus la sconfitta a tavolino per 2-0, as roma maglia 2025 proprio per “responsabilità oggettiva”. In campionato i bianconeri partono con una vittoria a Brescia per 0-1 alla prima giornata, mentre la prima sconfitta giunge alla quarta giornata ad Arezzo per 2-0. Dopo questa sconfitta i bianconeri intraprendono una striscia di risultati positiva di 10 gare composta da otto vittorie, un pareggio e una sola sconfitta nel mezzo per 3-0 a Catanzaro.
La divisa scelta per disputare le gare è costituita da quattro grandi scacchi alternati di colore bianco e nero, gli stessi utilizzati dallo stemma cittadino, mentre il luogo degli incontri è la cosiddetta “Barléda”, un campo situato lungo il fiume Savio, sostituito successivamente da un impianto costruito appositamente in zona Casali. Anastasi disputò inoltre 6 gare (con 2 gol) per l’Italia Giovanile e 4 gare (con 2 gol) per l’Italia Under 23; computando le due presenze iniziali, disputò in totale 25 presenze e marcò 8 gol con la maglia azzurra. La prima emittente a riprendere le gare del Cesena fu VGA Telerimini nella stagione 1977/78, seguita l’anno dopo da Tele6 Adriatica. Sotto la guida di Cesare Meucci il Cesena raggiunge nuovamente la Serie B nella stagione 1967-68, esattamente venti anni dopo la prima ed isolata esperienza nel dopoguerra. Grazie a questo, in questa prima stagione in Serie A, viene segnato il record di affluenza nella storia dell’impianto cesenate: il 10 febbraio 1974, in occasione dell’incontro con il Milan (poi sconfitto per 1-0), “la Fiorita” registra un’affluenza ufficiale di 35 991 spettatori, un record ancora ineguagliato. Ancora leggermente indietro la battuta, ma del resto le amichevoli si fanno anche per iniziare a prendere le misure preparatorie al campionato.