Con l’evoluzione della tecnologia e l’aumento della domanda di contenuti in diretta, il live stream calcio rappresenta senza dubbio una strategia di marketing efficace per il settore sportivo. Il live stream calcio rappresenta una strategia vincente per coinvolgere gli appassionati e promuovere i brand nel settore sportivo. Inoltre, offre un’opportunità per i brand di aumentare la visibilità e raggiungere nuovi potenziali clienti. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Ferraresi. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l’onorevole Ferraresi. Il 29 agosto 2023, il club annunciò l’inizio dei lavori a partire dal mese successivo per una durata stimata di circa un anno e mezzo. Chiedo, pertanto, che sia votato (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente). Sarà compito nostro tentare anche di scardinare non soltanto le menzogne, ma anche determinati silenzi, perché, alle volte, i silenzi sono ancora più colpevoli delle menzogne (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Anche questo dovrebbe dire in Europa. La società possiede anche una propria Academy, fondata nel 2019, nella quale sono presenti le categorie U-12, U-13, U-14, U-15 e U-17.
Abbiamo lavorato sodo, cercando di risvegliare l’entusiasmo, inter maglia 2025 26 riporteremo in alto i nostri colori arancio nero e verde che saranno sempre più presenti nella nostra squadra”. “Never away”: questo lo slogan con cui è stata svelata la nuova seconda maglia dell’Inter 2023-2024, che dopo la precedente stagione torna a richiamare i colori sociali, i colori della maglia di casa appunto, proprio perché “in nessun luogo l’Inter è davvero in trasferta”. Perché il calcio italiano vive questa crisi di talenti? Lo dico senza particolari polemiche, perché su un tema come questo è difficile polemizzare, avendo letto anche l’altro ieri la lettera della madre di una ragazza a cui è impedito di usare la cannabis a fini terapeutici, ad una ragazza che sta molto male. I precedenti appartenenti all’era Nike sono due: la maglia away del 2002-03 valida anche per la stagione successiva, e quella del 2011-12 utilizzata anch’essa l’anno dopo ma solo come terza maglia (in alternativa alla chiacchieratissima maglia rossa del 2012-13). Entrambe le versioni del brand americano sono fedelissime a quella primordiale degli anni ’60, a differenza di quella attuale rivisitata in chiave più moderna.
La casacca è rifinita da un particolare colletto a V, adottato raramente da Nike sui nuovi template ADV, e da dei bordi manica entrambi bianchi. La primissima versione della maglia bianca con la striscia nerazzurra diagonale risale agli anni ’60, l’epoca della Grande Inter: in particolare alla stagione 1963-64, quella della prima Coppa dei Campioni. La Juventus da allora si è resa protagonista di 5 anni notevoli, non tanto e non solo dal punto di vista sportivo, dove non sono certo mancate le soddisfazioni, ma soprattutto da quello economico-finanziario, che qui esamineremo. Una soluzione esemplare se pensiamo a tutte quelle divise con delle grafiche la cui resa viene inevitabilmente compromessa dall’applicazione del logo dello sponsor, mentre qui, come anche nelle precedenti versioni di questa maglia targate Nike, accade l’esatto contrario. Il kit, firmato ovviamente Nike, omaggia come l’anno scorso il carattere internazionale e cosmopolita dell’Inter, che le permette di sentirsi a casa ovunque nel mondo, optando però per un design molto più tradizionale e che richiama un classico delle maglie da trasferta della Beneamata: la banda diagonale nerazzurra. Questa banda, rispetto a quelle viste sulle vecchie maglie away, è però rivisitata secondo il tema a sfumatura che si era già preso la scena sulla maglia home: un effetto mosaico che riproduce l’indissolubile legame tra i due colori del club e che caratterizza l’intera campagna mediatica della prossima stagione.
Blu sono anche nomi e numeri, con contorni neri; all’interno della maglia, in corrispondenza del colletto, è presente la stessa grafica a mosaico vista sulla prima uniforme, con la bandiera della città di Milano, accompagnata dal motivo nerazzurro, che rappresenta un doveroso riferimento alla città d’origine nonostante il rimarcato carattere globale del club. I calzoncini sono interamente bianchi con loghi in blu, mentre i calzettoni sono una variante bianca di quelli già visti sulla prima divisa, con la grafica a mosaico nerazzurra sul risvolto e con loghi in blu. I loghi degli sponsor Paramount e ebay sono neri, mentre il baffo, sopra al quale emerge la coccarda della Coppa Italia vinta l’anno scorso, è blu. La divisa away, che ricalca il medesimo pattern di quella casalinga, è composta da maglia, calzoncini e calzettoni bianchi con inserti e loghi in deep blue navy. La divisa è stata presentata tramite il consueto video promozionale rilasciato sui canali social del club, il quale pone in risalto l’animo global dell’Internazionale, un club seguito in tutto il mondo come testimoniato dagli innumerevoli Inter Club sparsi per tutto il globo, e che celebra anche i tantissimi tifosi italiani disposti a percorrere chilometri e chilometri pur di sostenere la propria squadra anche in trasferta, traendo spunto dall’ormai diffusissimo coro “Per tutti quei chilometri che ho fatto per te“.