La FIGC ancora non contemplava la presenza di un logo diverso da quello del fornitore sui capi tecnici dei calciatori, così come la stessa Lega aveva respinto in estate l’ingresso della pubblicità sopra le mute da calcio italiane. Azzeccare la novità giusta e fare breccia nel cuore dei tifosi ma, allo stesso tempo, non distaccarsi troppo dallo stile classico è tutt’altro che semplice. Cambia leggermente lo stile della maglia del Napoli, più simile ad una polo, con il colletto. L’ex capitano della Juventus ha espresso fiducia e incoraggiamento postando sui propri account ufficiale anche una foto che lo ritrae con indosso una maglia speciale per celebrare la finale di Berlino. Nell’estate del 2022, quando verranno rifatti i conteggi, molto probabilmente la Juventus riporterà un ulteriore calo, dato ovviamente dalla partenza di Ronaldo – il quale ha alimentato lo strapotere mediatico del Manchester United, se mai ce ne fosse ancora bisogno. Al termine della scorsa stagione, la Juventus era nettamente in vetta per magliette vendute in Serie A: ben 452mila casacche vendute in un solo anno. Come tutti gli inizi di stagione, la presentazione delle nuove divise da gioco è sempre un momento emozionante.
Maglia molto simile a quella della passata stagione, cambia il disegno di sfondo. Interessante il disegno in basso. Il title sponsor, dalla stagione 1999-2000, viene spesso mostrato anche sulla lavagnetta luminosa usata dal quarto ufficiale per segnalare le sostituzioni e il recupero, e sui cartelloni posti appositamente dietro ai giocatori durante le interviste post partita a bordo campo. Ogni maglia da calcio rappresenta un’uniforme, un completo che cela spesso dietro di se un’identità, un’appartenenza, una storia. Che arrivi prima o alla fine dell’estate poco cambia: l’importante è acquistare la maglia del proprio beniamino prima che questa vada a ruba. D’Attoma, solo pochi mesi prima osteggiato dai vertici del calcio tricolore, venne messo a capo della Promocalcio. Dal 1998, altra prima volta, i principali partner commerciali delle nazionale maggiore cominciarono a trovare visibilità nelle partite interne, su teloni posti ai fianchi delle porte; questo metodo di sponsorizzazione, inizialmente occasionale, è divenuto consuetudine dal 2011 in poi.
I numerosi campioni di proprietà della Vecchia Signora permettono alla società di vendere un numero maggiore di magliette (e di alzare anche i prezzi). Il resto lo fanno i social, che cercano di anticipare le scelte delle società tentando di indovinare la composizione e i colori dei nuovi kit da gioco. Riquelme giocò per i Defensores de Bella Vista e si distinse giocando per diverse società e club di quartiere, come La Carpita e Parque, attive nel calcio giovanile. Insieme alla Juve, Milan ed Inter sono colonne portanti del nostro calcio, e quindi non c’è da stupirsi nel vederle nelle primissime posizioni. Una sorta di Wikipedia delle maglie da calcio, ma che con il tempo è diventato un business ultra remunerativo, che ha uno stretto legame con il nostro paese. La ditta petrolifera Ozo al tempo era proprietaria della raffineria sorta alle porte della città di Mantova: «la squadra cambia i colori sociali in onore dello sponsor: da biancazzurri a biancorossi».
Inoltre, è stato eletto miglior Calciatore dell’anno in Argentina e Calciatore sudamericano dell’anno nel 1997 che più si è distinto nella stagione precedente militando in una squadra affiliata alla CONMEBOL. Nonostante il boom a livello di marketing del primo anno (si stimano addirittura 1,6 milioni di magliette vendute nella stagione 2018/19), col passare dei mesi i numeri si sono decisamente livellati a quelli degli altri club italiani. Lo stampo anarchico dei Mystic però non fece che accelerare la contrapposizione per il controllo dello stadio parigino. Quello però è l’obiettivo, perché quello è ciò che vuole il tifoso. Scrivo questo articolo essendomi ormai disamorato del calcio da circa una decina d’anni: lo seguo con noia, come fosse la Formula 1. Non mi suscita più niente, perché in Italia è vissuto in una maniera distorta e viscerale, ossessiva verso parametri che non sono quelli del divertimento a tifare per la propria squadra, quanto più per odiare il prossimo, e se possibile fargli male. Per esempio, puoi selezionare T-shirt tra le Categorie, puoi scegliere il Genere/Età, i Giocatori e altri parametri.
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