Maglia VENEZIA MODOLO L Home - Arsij Store - Vendita di ... Qualche settimana fa l’ex Sindaco di Oviglio Nino Ivaldi ha interpellato lo speaker Stefano Venneri (che ad Oviglio è cresciuto) per premiare Paolo con un gadget Granata proprio nel giorno (oggi) dell’inaugurazione di una mostra presso la SOMS dedicata al calcio Ovigliese. Nel nome di Astori, capitano per sempre. Ma il culmine è stato quando le squadre (quella viola aveva in mano lo striscione «Ciao Davide») sono entrate in campo mentre sul maxischermo apparivano le immagini di Astori accompagnate dalle note di Jovanotti, sui led scorreva il nome di del capitano e la scritta «Sempre con noi» al posto degli slogan pubblicitari e lo speaker durante la lettura delle formazioni gridava «Col numero 13 il capitano per sempre Davide Astori». La domenica vissuta al Franchi è stata da brividi fin dall’inizio, fin da quando sono entrati per il riscaldamento i giocatori viola con la maglia 13 indosso, quando gli applausi hanno accompagnato l’ingresso del Benevento costretto a condividere con i suoi tifosi questa domenica del dolore, quando sugli spalti sono apparsi gli striscioni per Davide, come quello ai piedi della curva Fiesole: «Ci sono uomini che non muoiono, storie che si tramandano in eterno, buon viaggio capitano». Ho imparato che questo tipo di giocatori beneficia meno di strutture e sistemi, e ha bisogno di maggior libertà.

Choose from a curated selection of grey wallpapers for your mobile and desktop screens. Always free on Unsplash. E quando l’arbitro ha fischiato la fine i giocatori viola, ma pure quelli del Benevento, si sono gettati a terra stremati, poi c’è stato spazio solo per gli abbracci, le lacrime, gli applausi, la corsa sotto la curva Fiesole. Vuol dire la mia vita perché sono arrivato qui in Italia quando ero molto giovane, qui ho costruito la mia famiglia, ho tre bambini italiani tutti interisti. È stato allora che sul Franchi, gremito come ai tempi belli (con 35.000 spettatori è stato record stagionale) è calato un silenzio surreale, proseguito nel minuto di raccoglimento, particolarmente struggente, con tutti i giocatori abbracciati e i 22 bambini che li avevano accompagni con le maglie n.13 di Fiorentina e Cagliari, i club che hanno contraddistinto la carriera del difensore. Le società sportive non stanno certo con le mani in mano e durante i periodi “morti” in cui non si possono concludere ufficialmente i contratti, s’intavolano le trattative per migliorare o completare la propria rosa di giocatori. Il brasiliano con la maglia 31 è corso in panchina per sventolare una t-shirt con la foto di Astori e dopo averla consegnata si è portato la mano alla testa facendo il saluto al proprio capitano.

Anche nel settore dei 1200 sostenitori del Benevento non sono mancati cori e striscioni per Astori in un clima di commossa partecipazione. Tutte le transazioni sono sicure e criptate. Durante tutti i 90’ i cori per Davide sono stati incessanti. Poi, tra 5000 palloncini viola e bianchi lanciati in cielo, è cominciata la partita, interrotta al minuto 13, tutti in piedi, tutti in silenzio, gli occhi lucidi dei Della Valle, di Pioli, di tutti i tifosi presenti, la maxi coreografia in Fiesole nel nome di Davide davanti ai fratelli del giocatore, Marco e Bruno, seduti in un box del Franchi. Di certo, i tifosi di fede blaugrana fanno gli scongiuri e sperano che le scritte dei nomi sulle maglie con i caratteri cinesi, in occasione del ‘Clasico’ di Coppa del Re in programma stasera nel Camp Nou, producano un risultato diverso da quello della squadra nerazzurra. Sportivamente crudele e barocco, il ‘Clasico’ metterà in palio un posto nella finale di Coppa del Re; tutti sanno, però, che la sfida fra blaugrana e blancos vale molto di più. Prima di quel confronto, però, si conoscerà il verdetto delle semifinali di coppa e non solo: perché, fra una supersfida e l’altra, il 13 febbraio e il 5 marzo il Real Madrid affronterà l’Ajax negli ottavi di Champions; lo stesso farà il Barça fra il 19 febbraio e il 13 marzo, ma contro il Lione.

Il 30 marzo 2014, segna il suo primo gol in Eredivisie, aprendo le marcature in Ajax – Twente valida per la 30ª giornata di campionato. Il ritorno di Marchisio dal primo minuto scalda lo Stadium prima della gelata al 19’ per la punizione perfetta di Ciciretti. Nel 1996, anno in cui ho steso il primo progetto, la mia finalità era aiutare i giovani a incontrarsi, conoscersi e apprezzarsi nella loro individualità e diversità, sperando di creare un ambiente scolastico accogliente e inclusivo attraverso i valori dello sport e i benefici dell’attività motoria. 1963-64: 17° nel girone E della Serie D. Retrocesso nel campionato di Prima Categoria. Anche l’Inter, in occasione della partita di domenica in campionato contro il Bologna, ha indossato maglie con i nomi in cinese, ma è stata sconfitta clamorosamente in casa. Contro la neopromossa, il cui simbolo è proprio una strega, i bianconeri nel giorno della celebrazione dei propri 120 anni rischiano la sconfitta storica dopo il gol di Ciciretti. La mattinata prosegue, ma la mattina perfetta, quella vera, è alle spalle, inserita nella cornice dei ricordi. Un riconoscimento all’unione tra il mondo della moda e quello del calcio e alle sinergie che nascono da questa collaborazione.