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Il club genovese venne processato, con il forte rischio di radiazione, juventus 3 maglia ma abilmente difeso da Edoardo Pasteur riuscì a salvare la società ed a mitigare la pena per i giocatori coinvolti. I giocatori presentatisi presso una banca per incassare l’assegno furono riconosciuti dal cassiere, tifoso doriano e denunciati, insieme al Genoa alla Federazione. Nel 1906 stava volgendo al crepuscolo la stagione dei cosiddetti fondatori: Spensley aveva quasi 40 anni, Pasteur all’incirca 30, per loro e molti altri si avvicinava il momento del ritiro. Dalla stagione 2019-2020, in seguito al ritorno in Serie A del club e a lavori di adeguamento e restyling della struttura, la capienza dello stadio è stata aumentata a 31 559 spettatori. Sulla base bianca, i cerchi grigi e l’iconico rosa della Juventus mostrano una texture scoscesa, ispirata dalla parete rocciosa del Monte Rosa che punteggia lo skyline della città. Sui propri canali ufficiali il club bianconero ha infatti mostrato la divisa da trasferta della prossima stagione, ispirata al Monte Rosa. A formare la squadra che indossa la divisa a righe biancoblu del Genoa sono i genoani Spensley, De Galleani, Edoardo Pasteur, Agar e Leaver che si uniscono a Savage della Torinese, Herbert Kilpin del neonato Milan e altri 3 giocatori.
Un kit particolare e dai colori accesi, che fanno del giallo il colore principe della divisa. Sebbene presentino i loghi e i colori del club, possono avere dettagli leggermente diversi e tessuti di qualità inferiore. Il colletto stagionale a girocollo è completato da dettagli blu, dal logo Adidas, dal logo dello sponsor e dalle iconiche tre strisce Adidas, che proseguono su entrambe le spalle. La rivalità tra Genova e Torino continuò per parecchio tempo in quanto si giocarono la finale dei primi tre campionati italiani (nel 1900, intanto, la Torinese assorbì l’Internazionale Torino) che comunque videro prevalere sempre la squadra genovese. Regina Vittoria d’Inghilterra a Genova. Il Genoa rifiutò di giocare i tempi supplementari, chiedendo la vittoria a tavolino per le intemperanze della tifoseria bolognese, che avrebbero condizionato la decisione dell’arbitro di assegnare il gol fantasma, mentre il Bologna rispose chiedendo la vittoria a tavolino per la mancata disputa dei supplementari. Il Genoa avrebbe potuto vincere il suo decimo scudetto nel 1925, ma perse la finale Lega Nord contro il Bologna; la gara d’andata a Bologna la vinse il Genoa che però incredibilmente perse in casa la gara di ritorno.
Il Genoa oltre ad essere una delle squadre più forti, era una delle più famose e blasonate, aveva numerosi tifosi in tutta Italia e in Argentina dove erano migrati molti genovesi. Lo stesso argomento in dettaglio: Scudetto delle pistole. La FIGC infatti, con una delibera postbellica, decise di assegnare lo scudetto alla prima classificata del girone finale dell’Italia settentrionale al momento dell’interruzione, cioè il Genoa. Il giovane portiere Giovanni De Prà in poco tempo sarebbe diventato il portiere più importante del Genoa e dell’Italia e, nel 1929, venne premiato come miglior portiere internazionale assieme allo spagnolo Zamora. Visto il notevole interesse locale, capirono però ben presto che anche in Italia lo sport del calcio poteva avere la stessa notorietà e diffusione che già registrava da tempo in Inghilterra. Il documento ufficiale di costituzione nel tempo era passato di mano in mano, in ultimo a Gianni Brera (giornalista e tifoso Genoano); l’originale del documento è stato riconsegnato alla morte del giornalista dalla sua famiglia alla società del Genoa, che ora lo espone nel Museo della storia del Genoa, assieme ad altri documenti ufficiali, cimeli, magliette e il pallone originale della finale del primo campionato.
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