Il centrocampista ex Juventus, Fiorentina e Atletico Madrid – solo per citarne alcune – e punto di riferimento del Latina prima in Serie B e ora tra i dilettanti, ha sposato nei mesi scorsi il progetto Latina Calcio Giovani diventandone socio onorario. Un anno dopo invece è tornato bruscamente sulla terra, quando la punizione di Ronald Koeman nei tempi supplementari regalò la vittoria al Barcellona nella finalissima di Wembley in Coppa Campioni. Ma, col tempo, giocando accanto a campioni del calibro di Giresse, Francescoli, Allofs e Cantona, Papin riuscì ad emergere migliorando di molto le proprie doti tecniche. Sommando le 7 stagioni alla Sampdoria, le 5 con la maglia dell’Inter, le 7 col Bologna e l’appendice di Ascoli, fanno 638 gare ufficiali, di cui 592 in serie A (è quinto nella classifica ‘all time’) e una selva di trofei: con la Sampdoria uno scudetto, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa italiana e tre Coppe Italia; con l’Inter una Coppa Uefa. Sampdoria, Inter, Bologna, più i tre Mondiali in maglia azzurra.
Pescara me la ricordo, più che per la maglia rossa, siti maglie calcio affidabili per il grande cuore e il grande coraggio che il Varese ha messo in campo. Era situato nell’odierna Piazza Aldo Moro, nel cuore di Maglie, in provincia di Lecce. E il mio mito era Zoff». 11.08: “Il mio sogno è di puntare a 10.000 abbonati, la squadra che avrebbe più abbonati nelle due serie cadette. Non è finita per la famiglia del piccolo Martin, nè per quelle delle altre due giovani vittime delle bombe di Boston. Quattro chili e mezzo alla bilancia: il peso giusto per chi sarebbe poi diventato una delle Torri di Bologna. «No: il più grande è stato la retrocessione in B col Bologna nel 2005. Da capitano, dopo che avevamo chiuso la stagione con la quarta miglior difesa della serie A. Pazzesco». Mi sembra ieri che salivo col borsone sulla corriera per andare ad allenarmi a Casteldebole. Per tre notti non ho chiuso occhio: mi sembrava di camminare sulla luna».
Ebbe molte donne per poco amate e una figlia che invece gli è cara (vive con la madre a Sanremo). E la sera, quando riuscivo, Vertigo, Ciak e Living: in discoteca con gli amici». Se succedesse gli stringerei la mano e gli direi che quella notte mi diede un grande dolore». Non il più grande in carriera, però. E’ l’inizio di una sfolgorante carriera, shop maglie calcio coronata di allori. Ebbene, dopo una settimana, la notizia che in molti si attendevano: il Ceparana Calcio è stato ammesso al campionato regionale della categoria dei Giovanissimi 2017-18. Esulta la società rossonera ed esultano anche i molti appassionati che vedono, cosi, premiata una squadra che sul campo aveva meritato la qualificazione al prestigioso campionato regionale. Quando è iniziata la partita non ho pensato ad altro, ma alla fine quando ho visto tutte quelle maschere e gli striscioni mi sono davvero emozionato, è una cosa davvero bella da parte dei tifosi della Fiorentina. Il punto che è arrivato è assolutamente positivo anche se siamo delusi perché alla fine non abbiamo vinto”. Mario Putinati, Umberto Maggi, e Nino Gnocchi, sono rimasti in Sardegna anche a fine carriera. E il campionato “misto” è voluto dalla Federazione proprio per dare la possibilità di giocare anche ai ragazzi che hanno bisogno di crescere con calma.
Grande festa per ‘il gatto di Casalecchio’, dalla Ceretolese alla finale mondiale ’94. Il sangue sparso era assorbito dalla terra. Era il 18 dicembre 1966 quando Gianluca Raimondo (questo il suo secondo nome all’anagrafe) vedeva la luce alla maternità del Sant’Orsola. Bologna, 17 dicembre 2016 – Il ‘gatto’ è stagionato, ma sempre tirato a lucido. Gatto di Casalecchio’ o ‘Sanluca’ Pagliuca che dir si voglia, da Ceretolo il nostro si è messo in cammino alla conquista del mondo. Inutile dire che ciò significa che il pubblico sta apprezzando il nostro modo di lavorare e questo può solo farci piacere. Istintivo ed esplosivo, Papin era capace di segnare da qualsiasi posizione e in qualsiasi modo (la rovesciata era la sua specialità), di tirare rapidamente e in modo imprevedibile non appena intravedeva la porta avversaria. E ci ricordiamo bene quando con Strama ci siamo ritrovati a un solo punto di distacco dai gobbi e purtroppo ci ricordiamo meglio il nono posto con cui si era chiuso quel campionato. Il più in forma era Sormani, e venne lasciato ai margini.