calico cat sitting outdoors on a sunny day LA SQUADRA CHE RAPPRESENTA I PAESI DI ACQUALORETO, CAMERATA, COLLELUNGO, IZZALINI, MELEZZOLE, MORRE, MORRUZZE E VAGLI E’ RINATA DOPO UNA LUNGA ASSENZA DAGLI ANNUARI DEL CALCIO E A SOLI 3 ANNI DALLA SUA RINASCITA HA CONQUISTATO LA PROMOZIONE IN SECONDA CATEGORIA PER MANO DEL TIMONIERE SERPERICCI SERGIO, GIA’ ALLENATORE E PORTIERE DELLA SQUADRA BIANCO-AMARANTO DEGLI ANNI ’90! Ripresentatosi al via della Serie C1 per il secondo anno consecutivo, il Venezia inizia il campionato con difficoltà, tanto che il nuovo allenatore Corradini (già vice di Deschamps alla Juventus) viene presto esonerato e sostituito dapprima da Paolo Favaretto ad interim e poi da Fulvio D’Adderio, reduce da una promozione in B sfiorata alla guida del Foggia. JUVENTUS (seconda maglia) – ufficiale – Una divisa “spaziale”. Da qualche anno addirittura certi club hanno deciso di coinvolgere i tifosi nella realizzazione delle maglie lanciando dei veri e propri contest, tipo quello della Juventus. Il contesto continentale per i club norvegesi non è certo un habitat ospitale: non solo infatti nessuna squadra della Norvegia è mai riuscita a vincere alcun titolo europeo, ma il solo Rosenborg nel passato è riuscito a passare in un paio di occasioni (1996/97 e 1999/2000) la fase a gironi della Champions League arenandosi però alla fase successiva.

In grassetto i giocatori ancora attivi con la maglia del club. All’incontro erano assenti vari elementi, chi per impegni di lavoro, chi è fuori per ferie, un gradito ritorno in maglia amaranto è quello di Paolo Cruciani, che nella stagione scorsa aveva iniziato con la maglia dei cugini aviglianesi, è durata ben poco, infatti ha terminato la sua stagione nelle file di una squadra locale UISP, quella del Fortis Morre. Nella colonna dedicata al Merchandise ufficiale premi sul nome della squadra di cui vorresti una maglia replica. Tre giorni dopo, il 18 settembre de Guzmán fa il suo debutto ufficiale in Eredivisie, entrando in campo al posto di Hossam Ghaly al minuto 87 nella partita casalinga contro l’SC Heerenveen. Il 2 settembre 2019 passa al Galatasaray a titolo gratuito, firmando un contratto triennale. Arrivata in stazione, e vedendo mio padre mi son detta “Vabbe, niente di strano. Non sono ne triste ne felice”, ma dietro di lui, c’era mia nonna, la mia adorata nonnina e Flou, il mio cane..

Okay, non so giocare ma mi son fatta valere e con la mia squadra siamo arrivati in Semifinale. Nella semifinale play-off il Brindisi supera il Giugliano (1-2 in Campania, 0-0 in casa). Continuando con le persone importanti, c’è anche la mia Lynn, maglie squadre calcio la mia vicina di casa. Zagallo lo porta anche al Mondiale 1974 in Germania Ovest: i verdeoro passano il primo girone, comprendente Scozia, Jugoslavia e Zaire, grazie a due pareggi e il successo per 3-0 sulla Nazionale africana. E così, nel ‘53, Bugatti finì al Napoli per 55 milioni. Con quel nome da auto sportiva, Bugatti fu uno spallino a tempo pieno – quelli di adesso sono tutti giovani che abbiam preso in prestito da squadre di serie A – e fu proprio nei suoi anni ferraresi che esordì tra i pali dell’Italia. A rinfrescare a tutti la memoria ci ha pensato Ottavio Bugatti, che all’alba degli 88 anni proprio stanotte ha deciso di andarsene. Per la stagione 2020-2021, il ritorno nel professionismo dopo tre anni in Serie D, la società punta alla salvezza. Avendo esordito a 13 anni e 112 giorni è il più giovane debuttante della storia del calcio professionistico colombiano. Le vacanze di Pasqua sono state stra fighe, dal 3 al 23 Aprile, 20 giorni di completo cazzeggio!

Bike Shop 🦴 art bike bikes bikeshop character design doodle drawing illustration pattern skull texture vector Erano gli anni, i Cinquanta, in cui la Spal cominciò a sperimentare il business model che l’avrebbe resa famosa: il cavalier Mazza comprava talenti scovati in periferia (Bugatti l’aveva preso dal Seregno), li faceva crescere e poi li rivendeva a prezzo maggiorato a società più ricche della sua. Poi agli ottavi gli toccò in sorte la Grande Ungheria, una delle squadre più forti che si siano mai viste giocare al pallone, prese tre reti, di cui una da Sàndor Kocsis, e mentre i magiari andarono a prendersi la medaglia d’oro se ne tornò in riva al Po. Avevo le lacrime agli occhi ed è impossibile descrivere tutte le emozioni che ho provato in quel momento. Potrei anche fare calcio quando torno in Italia! Mi mancheranno queste lunghe vacanze in Italia. La nuova Salernitana, nelle primissime battute della stagione, sembrò in grado di ripetere gli exploit del ciclo precedente: nella nuova Coppa Italia di quella stagione, fu subito protagonista del girone eliminatorio, arrivando prima a pari merito con il Napoli, ma finendo eliminata per peggior differenza reti (-1) negli scontri diretti con gli azzurri. 16-11-1983 Praga Cecoslovacchia 2 – 0 Italia Qual. Ieri, nella sua Napoli, se n’è andato anche un collega mio carissimo: Paolo Prestisimone, grande amante del calcio e delle sue storie, con le sue stampelle è sceso negli spogliatoi un attimo prima di Bugatti.