Il club è l’unica società di calcio italiana di vertice ad assumere questa forma di gestione societaria, anziché i sistemi tradizionale o monistico. La Lazio è la sesta società italiana sia per numero di partecipazioni (82) nel Campionato di Serie A sin dal 1929, anno dell’istituzione del torneo a girone unico, sia nella Classifica perpetua della Serie A dal 1929, dietro a Juventus, Inter, Milan, Roma e Fiorentina. La Società Podistica Lazio (solo dal 19 giugno 1926 rinominata Società Sportiva Lazio), fu fondata il 9 gennaio 1900 sotto quella che sarebbe diventata, tre anni dopo, piazza della Libertà, in quello che si sarebbe poi trasformato nel rione Prati, da un gruppo di giovani atleti, con a capo il giovane sottoufficiale dei Bersaglieri, oltre che atleta podista, Luigi Bigiarelli. In questo decennio la Lazio retrocede due volte in B (1980 e 1985) e scampa alla retrocessione in C nel 1987, salvandosi solo agli spareggi salvezza. Il portiere è l’unico giocatore che può toccare il pallone con le mani durante il gioco attivo, ma solo all’interno della propria area. Le regole del gioco vietano l’uso di oggetti che possono arrecare danno. Catawiki è un sito per collezionisti che consente agli utenti di acquistare e vendere oggetti unici e antichi.

Dal sito internet ufficiale della società. 1915-1919 – Sospensione attività ufficiale per cause belliche. L’inno ufficiale della Lazio è Vola Lazio vola, interpretato da Toni Malco e scritto insieme a Claudio Natili e Silvio Subelli. Sono state dedicate alla squadra capitolina numerose canzoni come E vola l’aquila e Notti biancazzurre di Toni Malco, La più bella di tutte quante e Quant’è bello esse laziali di Aldo Donati, Caput mundi di Enrico Lenni e Cent’anni insieme, brano composto da vari autori in occasione del centenario della società romana e interpretato tra gli altri da Edoardo Guarnera, Pino Insegno e Mino Reitano, simpatizzante laziale, oltre ai noti “cantori” biancocelesti Donati, Lenni e Malco. Ciò nonostante, per i successivi ventiquattro anni nessun biancoceleste vestì la maglia della nazionale maggiore in occasione di competizioni ufficiali. Il tifo per la Lazio, tradizionalmente radicato dal punto di vista geografico a Roma e nelle altre province laziali, è presente anche in altre regioni d’Italia, il che garantisce un seguito alla squadra biancoceleste anche durante gli incontri fuori casa. I rappresentanti del movimento Nenneddu Sanna e Gianuario Mugoni vennero invitati a più riprese a Roma dove si confrontarono con i ministri competenti portando avanti trattative serrate. Il Centro sportivo di Formello è situato nell’omonimo comune nell’area metropolitana di Roma.

Il titolo sportivo del Mestre, invece, viene ceduto al rinato Palermo. 2018-2019 – Vince la Coppa Italia (7º titolo). 1997-1998 – Vince la Coppa Italia (2º titolo). Nel 2009 la Lazio si è aggiudicata, infatti, la Coppa Italia e, qualche mese dopo, la Supercoppa italiana. La S.S. Lazio Calcio, dopo aver adottato nel 2010 l’aquila Olympia, ha deciso di intraprendere al fianco dell’A.R.F., un’associazione per la tutela e soccorso degli animali operante nel Lazio, una campagna di sensibilizzazione anti-bracconaggio e la raccolta di donazioni in favore del progetto di protezione e cura dei rapaci. Nell’annata 2008-2009, la Lazio, sempre attraverso una campagna di sponsorizzazione, ha promosso insieme all’industria alimentare Algida una raccolta fondi per le popolazioni vittime del terremoto che nel 2009 ha sconvolto l’Abruzzo. Tra i calciatori italiani di rilievo sono annoverati Sante Ancherani, uno dei pionieri della sezione calcio della polisportiva biancoceleste nonché primo capitano e allenatore laziale, Fulvio Bernardini, primo calciatore della Lazio, romano di nascita e proveniente dal Centro-Sud, a essere convocato in Nazionale, i fratelli Saraceni, Fernando e Luigi, pochi tra i tanti giocatori nella storia del calcio italiano ad aver indossato nel corso della loro carriera la maglia di una sola società, quella biancoceleste in tal caso, Ezio Sclavi, Anfilogino Guarisi, detto Filò, campione del mondo nel 1934, oltre a Silvio Piola, vero e proprio giocatore simbolo degli anni trenta e anni quaranta con la maglia della Lazio e della Nazionale azzurra, con la quale ha vinto un mondiale (1938), Enrique Flamini, divenuto anche allenatore e dirigente sia a livello giovanile che di prima squadra, Aldo Puccinelli e Leandro Remondini.

In ambito cinematografico si trovano vari riferimenti alla Lazio, come ad esempio in Il tifoso, l’arbitro e il calciatore (1982), Ultrà (1991), Tifosi (1999), L’allenatore nel pallone (1984) e L’allenatore nel pallone 2 (2008), nella quale vi è un cameo del presidente Claudio Lotito nel ruolo di se stesso. Un buon comfort, libertà nei movimenti, nel tirare il Pallone, nel saltare, maglie calcio vintage così come un’ottima indossabili sono tutti elementi che appartengono ad un buon benessere degli “undici”. Nei primi anni duemila, in seguito ad alcuni problemi finanziari del presidente Cragnotti e della sua società, la Cirio, il club rischia la bancarotta. Nei play-off (atti a stilare le graduatorie per eventuali ripescaggi) l’Unione Venezia supera l’U.S. 1914-1915 – Capolista nel Girone Centrale delle semifinali del Campionato del Centro-Sud al momento della sospensione del torneo per lo scoppio della prima guerra mondiale. 3ª nel girone eliminatorio di Coppa CONI. Ha preso parte a 82 edizioni delle 93 disputate nella Serie A a girone unico, disputando prima dell’avvento dello stesso (1929-30) tre finalissime nazionali. La Lazio compare in varie fiction televisive, come nella sesta stagione della serie di Un medico in famiglia e nella terza de I Cesaroni; nell’undicesimo episodio di quest’ultima fiction, girato in gran parte all’interno del Centro sportivo di Formello.