L’A.S.D. Calcio Zola Predosa, meglio nota come Zola Predosa o più semplicemente Zola, è una società calcistica italiana con sede a Zola Predosa, nella città metropolitana di Bologna. Edito da Mondadori Electa e scritto in collaborazione con l’autore televisivo Andrea Amato, è uscito il 22 novembre 2022 ed è composto da 424 pagine nelle quali le tre voci fuori campo più famose della televisione italiana raccontano la loro vita insieme, con spazio anche per racconti separati per ricordare aneddoti curiosi, sia con interviste ad alcuni dei comici che hanno preso parte alle loro trasmissioni, dove vengono svelati molti retroscena dal dietro le quinte di quasi 35 anni di programmi condotti insieme. Alla fine degli anni ottanta, la squadra raggiunse il gradino più alto della sua storia approdando in Serie C2, riuscendo a mantenere la categoria per due stagioni (campionati 1989-1990 e 1990-1991), grazie anche all’influenza e al finanziamento indiretto della Roma, che sotto la presidenza di Dino Viola cercava nell’Ostiamare giovani promettenti da poter valorizzare, tra cui Daniele De Rossi che negli anni novanta militò nelle giovanili con la maglia numero nove, prima di passare alla Roma dove in segno di riconoscenza ed attaccamento ai colori della squadra lidense, nella sua carriera professionistica giocò sempre con un parastinchi dedicato alla squadra.

Olimpiadi di Lillehammer 1994 da Dino Crescentini, Mike Crocenzi e Jean Pierre Renzi, fondatori della nazionale di bob di San Marino. Festa di San Michele · All’interno si può ammirare il quadro che ritrae l`Annunciazione e la preziosa statua in cartapesta raffigurante San Martino Elemosiniere a cavallo, opera di Luigi Guacci autore anche della statua di Maria Santissima Immacolata. Con il passaggio del titolo sportivo alla Vivi Altotevere Sansepolcro è stato adottato come simbolo uno scudetto che raffigura in maniera stilizzata lo skyline di Sansepolcro con le due torri campanarie della cattedrale e della chiesa di San Francesco, il campanile a merli della chiesa di Santa Maria dei Servi e la cupola di Palazzo Bourbon del Monte. Dopo aver inizialmente adottato uno stemma richiamante l’emblema cittadino (scudo gotico bianco e nero), negli anni ottanta, dopo il primo fallimento, è stato utilizzato un logo rappresentante la torre di Berta, ex simbolo della città biturgense distrutta dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale.

A luglio 2002 si è infortunato al menisco ed è stato operato. Dal 1989 con la denominazione Sansepolcro Calcio, ma definitivamente applicato nel 2002 con la Società Sportiva Dilettantistica Sansepolcro Calcio, lo stemma ha riproposto un altro simbolo della città: l’affresco rappresentante la Resurrezione di Cristo di Piero della Francesca, eseguito tra il 1450 e il 1463 circa e conservato nel Museo civico di Sansepolcro. 2002 – Cambia denominazione in Sansepolcro Calcio. 1989 – Cambia denominazione in Sansepolcro Calcio. Il Sansepolcro ha da sempre disputato le proprie partite interne allo stadio comunale Buitoni, poiché costruito nell’ambito del dopolavoro aziendale della Buitoni, importante azienda alimentare fondata a Sansepolcro da Giovanni Battista Buitoni nel 1827. La proprietà dello stadio è rimasta all’azienda fino al 1988. L’impianto, inizialmente con diversi problemi di capienza e di accessibilità, venne progressivamente ampliato e perfezionato fino a raggiungere la capienza odierna di 2.000 posti a sedere. 1981-82 – 13ª nel girone A della Promozione Laziale. 1948-49 – 15ª nel girone B della Prima Divisione Laziale. 1947-48 – 11ª nel girone A della Prima Divisione Laziale. Nell’annata successiva, alla fine della stagione 2008-2009, nel girone A dell’Eccellenza laziale ha conquistato la salvezza raggiungendo il 9º posto in classifica.

La stagione è piuttosto anonima, complice anche l’invecchiamento di Alfredo Diotalevi, unica punta di peso tra i rossoneri, e tra i risultati spiccano le vittorie sul Crotone per 1-0, dove Benincasa sperimentò per la prima volta il sistema, ed il 3-0 alla capolista Avellino, che poi verrà retrocessa per illecito sportivo. Nella prima serie di personaggi, denominata “All Star”, Big Jim viene accompagnato da tre compagni di avventure: Big Jack (afroamericano), Big Josh (la testa era la stessa di Big Jim, ma con la barba dipinta) e Big Jeff (biondo, maglie da calcio personalizzate lineamenti nordeuropei). Con la ridenominazione in Vivi Altotevere Sansepolcro si sono adottate tre nuove divise, tutte recanti un richiamo allo stemma sociale con la rappresentazione dello skyline della città in basso ed una della resurrezione di Piero della Francesca sulla manica destra: una bianconera con pantaloncini e calzettoni bianchi, una nerogrigia con pantaloncini e calzettoni neri ed una azzurroverde con pantaloncini e calzettoni azzurri in omaggio ai colori dello sponsor Piccini Paolo Spa. I colori del Porto Sant’Elpidio sono il bianco e l’azzurro, solitamente divisi in strisce verticali. I colori sociali del Sansepolcro, fin dalla fondazione, sono il bianco e il nero, che richiamano il gonfalone cittadino. INTER (prima maglia) – ufficiale – La nuova maglia dei campioni d’Italia presenta i tradizionali colori nerazzurri, ma con un particolare design a strisce: unisce strisce verticali sul lato destro con strisce diagonali sul lato sinistro.

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