Campionato straordinario, il gusto di battere Inter, Milan, Juve e di replicare nel derby di ritorno a un Genoa che laveva demolita allandata, la capacità da grande squadra di uscire dalla crisi di dicembre (12ma a fine andata, con 26 punti, 6 punti dalla Champions) con la svolta di Udine il 24 gennaio: vittoria 3-2 e rinascita, con 37 punti nelle restanti 17 gare. In una stagione fantastica, terminata al decimo posto, il Bari ha fatto 2 pareggi con lInter e uno con il Milan (meritando di vincere con entrambe), 4 punti con il Palermo, 4 con la Samp e 3 con la Juve, travolgendola in casa, dove ha vinto 11 volte. Visti Milan e Juve, la vera avversaria dell’Inter per la stagione prossima, al momento, sembra essere ancora la Roma. E per finire il parere dell’ altra sponda di Roma, quello cioè del capitano della Roma Totti: «Fa un po’ parte della natura di noi italiani non essere mai contenti di nulla.
Una seconda parte in calo (decisivo aprile, 4 k.o. La seconda divisa di colore bianco invece porta sullo sfondo l’immagine del Vesuvio che sovrasta il golfo di Napoli. La misura del concorso per ciascun ente è applicata su determinati coefficienti, dell’entità sul saldo del 2007, a seconda che l’ente abbia o meno rispettato il patto di stabilità per l’anno 2007 e presenti un saldo positivo o negativo per lo stesso anno.Pag. Ma senza adottare alcuna misura anticiclica, nello scenario mondiale ricordato, l’economia non può crescere! Che la crisi finanziaria sorta dal pasticcio dei mutui subprime americani abbia ormai assunto proporzioni pandemiche investendo l’economia internazionale è un dato incontestabile. Il weekend è ovviamente più prezioso del metà settimana, per gli impresari dello show, ma è stato fin qui lasciato alle sacre abitudini (per quanto svilite a spezzatino) dei tornei indigeni. Allora, credo che non si possano dimenticare in fretta gli attacchi durissimi che furono rivolti al Presidente Prodi e al suo Ministro dell’economia e delle finanze per la manovra messa in campo al fine di contrastare il declino del Paese e ridare fiato alle imprese. Abbiamo fatto bene perché non abbiamo tempo da sprecare: non dobbiamo attendere un solo minuto per mettere mano ad una situazione che è grave, non solo per l’eredità del Governo che ci ha preceduto, ma soprattutto per la gravità di un contesto internazionale che il Ministro Tremonti ha ben rappresentato sia a quest’Aula questa mattina, di fronte alla nazione, sia nel contesto europeo e internazionale dove il Governo italiano sta svolgendo una funzione fondamentale, di stimolo, di assunzione di responsabilità e consapevolezza rispetto a questa drammatica congiuntura internazionale, nonché alla grave speculazione che sta colpendo i beni primari necessari per la vita e il benessere dei cittadini di tutto il mondo.
Stiamo modificando in modo surrettizio, se quello che afferma il Ministro Tremonti è vero, il nostro Regolamento, cosa che si può fare a «colpi di maggioranza» ma che tendenzialmente ancora non era previsto che si potesse fare a «colpi di fiducia». Probabilmente perché alla 13ma giornata, ultima di Zenga in panchina (esonerato il 23 novembre), era ancora 12° a 7 punti dalla Samp allora quarta. La squadra nettamente migliore ha fatto di tutto per complicarsi la vita con 11 punti in 9 partite fra il 10 febbraio (Parma-Inter 1-1) e il 27 marzo (Roma-Inter 2-1). Un po’ la Champions, un po’ un esagerato senso di accerchiamento, un po’ la stanchezza avevano messo i nerazzurri all’angolo. Ma davvero è meglio una vita in bianco e nero di una a colori? Il meglio – A conti fatti, il mercato estivo del dopo-Ibra. Il meglio – Miccoli, 19 gol, spettacolo e leadership. Il meglio – Il 2-1 all’Inter e Ranieri profeta in patria. Merito soprattutto di Claudio Ranieri (foto): tolte le prime due partite con zero punti di Spalletti (esonerato l’1 settembre), il Fettina ha totalizzato 80 punti in 36 gare, una media di 2,22 a partita, superiore anche a quella di Mourinho (2,15). La rimonta da meno 14 al primato è stata incredibile e la differenza l’ha fatta solo la partita persa in casa con la Sampdoria.
Tony Mitchell, il canturino vincitore, 36 punti in 36 minuti, pigliandosi 27 tiri, di cui 11 da tre. Quella che chiediamo al Governo non è una scelta tiepida, ma è una scelta che può portare a risparmiare circa tre miliardi e mezzo di euro. A questi vanno menzionati anche Dries Mertens (miglior marcatore della storia del Napoli), Lorenzo Insigne e Marek Hamšík (recordman per presenze della storia del Napoli), i quali vantano di essere tra i migliori marcatori della storia azzurra e gli unici tre davanti a Maradona, rispettivamente con 148, 122 e 121 reti. Un altro campionato straordinario, anche se con una qualità complessiva superiore alla Samp. Premesso che la storia dell’organico inferiore alle altre grandi è pura retorica (in panchina contro lInter, per dire, cerano Doni, Mexes, Tonetto, Brighi, Baptista, Taddei, Totti), la Roma ha fatto un campionato fenomenale, perduto solo in volata e senza rimpianti. Il campionato vero è andato com’è andato.
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