I lavori si concludono nel 1939 e la capienza ufficiale sale a circa 60 000 posti. LECCE (trasferta) – ufficiale Il bianco si accompagna con il blu nella parte superiore (maniche, collo e spalle). Logo del Napoli e numero (in blu scuro) erano collocati, rispettivamente, in basso a destra e in basso a sinistra. Lo scollo era a “V” – anche se una porzione di tessuto azzurro ne univa i bordi, rendendolo, in pratica, un girocollo – ed era realizzato in bianco, con bordo superiore blu scuro e con rinforzi superiori e inferiori in azzurro; inoltre, sul retro, era riprodotta in azzurro la «N» propria del logo del club. Gli inserti sulle maniche sono rossi e bianchi, mentre sul colletto rossi e blu. Il 7 ottobre 2019 venne presentata la seconda divisa del kit Rinascimento, con il bianco sempre colore predominante e inserti blu nella zona del collo, oltre alla trama tono su tono, di ispirazione ancora rinascimentale. Il colletto aveva i bordini verde, bianco e una rosso con la particolarità della forma che ricordava una stella, presentata come auspicio per l’Italia di conquistare sul campo la quinta stella da cucirsi sul petto. Lo swoosh caratteristico dello sponsor tecnico è in giallo, così come lo stemma societario; gli sponsor ufficiali, invece, sono in bianco.
Creato nel 1996 dalla collezione privata di Onorato Arisi, racconta la storia dell’Inter e del Milan attraverso una serie di cimeli unici al mondo: maglie storiche da Rivera a Mazzola, da Pelè a Maradona, da Zidane a Cruijff, Coppe e trofei, palloni, scarpe, oggetti d’arte, ricordi di ogni genere che sono entrati nella leggenda del calcio mondiale. Sta di fatto che il giovane Muggiani già autore pionieristico di grafiche pubblicitarie d’avanguardia come Campari o Florio, Moto Guzzi e molte altre famose, da vita ad un logo futuristico e longevo che tutt’oggi è sulle maglie dell’Inter. Su tutte le varianti della maglia, il logo del club era collocato sulla manica sinistra, per lasciar posto, sul petto, allo Scudetto. Completano la divisa calzoncini bianchi o azzurri, che presentano un inserto triangolare su ciascun lato e il logo del club sulla destra, e calzettoni azzurri caratterizzati da un risvolto cerchiato da due strisce bianche e dal logo del club impresso sulla parte anteriore. Nel 1960 gli storici calzettoni neri con fascia azzurra lasciarono il posto a dei calzettoni azzurri con due strisce bianche, posizionate vicino al risvolto degli stessi, mantenendo la maglia azzurra a girocollo e i pantaloncini bianchi.
Il Naples vestiva una casacca a strisce verticali azzurre e celesti, mentre calzoncini e calzettoni erano neri, sebbene, dalla documentazione fotografica disponibile, sia possibile osservare anche l’utilizzo di calzoncini bianchi. Il 70 lire della serie “Fontane d’Italia” del 30.10.75 è dedicato alla fontana della Piazza omonima di Milano, mentre un francobollo da Lire 10 della serie ordinaria tutt’ora in circolazione è dedicato al Castello Sforzesco; sempre in tema di monumenti ricordiamo i due bellissimi francobolli del 1978 emessi in occasione del bicentenario della costruzione del Teatro alla Scala, altro simbolo di Milano. Noi ci fermiamo però qui e lasciamo questo compito a tutti quei filatelici e non che volessero cimentarsi nella costruzione di una tematica su “MILANO”. E’ del 2.9.67 il francobollo che ricorda l’8° Centenario del Giuramento di Pontida; la serie “Risorgimento” del 3.5.1948 riservò al valore di Lire 6 il compito di raffigurare le Cinque Giornate di Milano; il francobollo da Lit. La tematica delle città e in particolare della “Città di Milano” è superbamente tornata alla ribalta dopo l’emissione di un francobollo il 23.5.1988 per festeggiare la vincita dello scudetto nel campionato dl calcio da parte del Milan. Destinato prevalentemente al calcio, fin dagli anni Sessanta ospita anche altri eventi di grande richiamo internazionale, come il Campionato Mondiale di boxe (pesi Superwelter), disputato fra Sandro Mazzinghi e Kim Soo Kim (26-05-1968) e l’incontro per il titolo mondiale tra Duilio Loi e Carlos Ortis (1960) con 53 043 spettatori, record di maggior affluenza a un incontro di pugilato a livello europeo.
Nel campionato 1988/89 lo scudetto rimase a Milano passando dalle maglie del Milan a quelle dei “cugini” e le Poste di Roma lo ricordarono con un bel francobollo emesso ii 26.6.89 in onore appunto dell’Inter. Si dice che sulla sua tavolozza abbia solo due colori, il nero e l’azzurro che diventano così i colori sociali dell’Inter e della nostra maglia. Un’altra ipotesi è che siano stati scelti l’azzurro del cielo e il nero della notte sullo sfondo dorato delle stelle, un’altra ancora (la più accreditata) è che si siano adottati i colori antagonisti al rosso e nero del Milan. Il Duomo, simbolo della Città, è presente in moltissimi francobolli dedicati a Milano e in parecchi casi costituisce un elemento di sfondo del bozzetto come ad esemplo nel francobollo citato all’inizio dedicato al Milan Campione d’Italia 1987/88. Purtroppo è stata una nazione straniera, la Romania, a raffigurare l’immagine del Duomo in primo piano nel commemorativo per la manifestazione “Italia ’76”. Dopo la breve parentesi del 1991 un altro francobollo immortalò il Milan campione d’Italia (25.5.92) e, visto come stanno andando le cose, anche quest’anno il francobollo per lo scudetto quasi certamente sara per il Milan e pertanto andrà ad arricchire l’album filatelico dei collezionisti attenti alle emissioni in onore della “Città di Milano”.
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