Nella stagione 2009-2010 la maglia presentò nove strisce – cinque nere e quattro azzurre – mentre lo stemma societario venne circondato dai colori della bandiera italiana (verde, bianco e rosso) per celebrare i cento anni dal primo scudetto. La stagione 2023-2024 è l’81ª della Lazio in Serie A (la 36ª consecutiva). Società Podistica Lazio 1901 · La cover dei Negramaro è stata anche pubblicata come singolo su iTunes e il ricavato delle vendite è stato devoluto in beneficenza alle società ONLUS AISM e AISLA per sostenere le loro ricerche scientifiche contro la sclerosi. È stato prodotto altresì un videoclip che mostra i calciatori durante la registrazione e in varie scene di una giornata-tipo presso il centro sportivo della Pinetina. Una maglia della nazionale di calcio, riportante il numero 39, è stata autografata da tutti i calciatori convocati per l’incontro in Belgio del novembre 2015 ed è esposta tra le collezioni del Museo del calcio, nel Centro tecnico federale Luigi Ridolfi.
I calzoncini erano bianchi e recavano su entrambi i lati una striscia azzurra; inoltre sulla destra era riportato il numero di maglia in blu, mentre sulla sinistra compariva il logo del club. Sulle maglie era nuovamente cucito lo scudetto tricolore sovrastato dalla scritta ITALIA, il tutto bordato in oro come lo stemma introdotto negli anni cinquanta, a cui vennero talvolta aggiunte, esternamente e al di sopra dell’insieme, le tre stelle dei mondiali vinti (in altri casi invece le stelle furono posizionate lontano dallo stemma, sulla manica destra). A ottobre 2017 la FIGC introduce un nuovo logo unificato, che declina la classica foggia dello scudetto tricolore nella forma di uno scudo svizzero; il disegno del pallone con la dicitura FIGC si sposta a cavallo della fascia ricurva che “sottolinea” l’epigrafe ITALIA, mentre le stelle celebrative dei mondiali si collocano esternamente al di sopra dell’insieme. Nel 1927 sulla maglia azzurra, accanto alla croce sabauda, vennero aggiunti due nuovi simboli: la corona sopra il vecchio stemma e il fascio littorio a lato destro dello stesso.
Per volontà del duce Benito Mussolini, l’abbinamento dell’armoriale di casa Savoia e del fascio littorio accompagnerà tutti gli incontri degli Azzurri fino al 1942, anno dell’ultimo incontro prima dell’interruzione bellica dovuta alla Seconda Guerra Mondiale. Nel secondo dopoguerra, caduto il regime fascista ma con ancora in vigore la monarchia, nel 1945 la nazionale riprese l’attività riproponendo nuovamente la croce sabauda, senza più il fascio littorio. Gino Pivatelli – 1954 Maglia Nazionale | Nazionale, su Il Museo di Pignaca. ATALANTA (terza) – ufficiale – E’ la nuova maglia dedicata alla città di Bergamo. Regno d’Italia. Dal secondo dopoguerra subentrò l’inno attuale, Il Canto degli Italiani, risuonato sempre, salvo in una sola occasione: il 6 maggio 1959 l’Italia affrontò per la prima volta l’Inghilterra allo stadio di Wembley; gli inglesi per errore suonarono la Marcia reale d’ordinanza, che da tredici anni non era più l’inno ufficiale. Nel periodo in cui è stato utilizzato questo stemma, il Napoli ha vinto gran parte dei suoi trofei: due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa UEFA e la prima Supercoppa italiana.
Azzurri, è stato composto e prodotto da Enrico Giaretta e Maurizio D’Aniello con la voce della soprano Susanna Rigacci, la quale ha collaborato in passato con Ennio Morricone. Azzurri, dalle imprese degli allora tre mondiali vinti alle disfatte di competizioni internazionali disputate in modo anonimo; un modo di porsi esplicitato già nell’incipit: «C’erano altri come noi / le storie della storia / di polvere e di gloria / uomini come noi». La scelta dell’immagine di un cane pastore maremmano-abruzzese avvenne poiché l’autore riteneva l’animale «dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua storia è intimamente legata alla storia millenaria della nostra terra e delle sue genti, adatto a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità». «Scrive Luigi Cibrario, storico della monarchia: “Quell’azzurro con l’immagine di Nostra Signora, in campo seminato di stelle d’oro, quel colore di cielo consacrato a Maria, simbolo del nostro colore nazionale”», cfr. A seguito della vittoria nel campionato del mondo 1982 venne modificato lo stemma, e il nuovo logo prevedeva uno scudo svizzero, bordato in oro, contenente il tricolore sovrastato da una banda nera al cui interno trovavano spazio tre stelle dorate, rappresentanti i tre titoli mondiali conquistati.