Quel Cesena chiuse il campionato con 29 punti, prima della storica vittoria sul Milan era reduce da una brutta sconfitta a Pescara, mentre il Milan delle meraviglie dopo il ko del Manuzzi non ne perse più una e vinse anche la Champions League, a riprova di che impresa fece il Cavalluccio. Era l’8 gennaio 1989 quando il Cesena di Bigon piegò 1-0 al Manuzzi il Milan di Sacchi e i suoi tanti campioni, da Gullit a Van Basten, da Baresi a Rijkaard. Spiaggia 23, e dalle associazioni Insieme per il Cesena e Museo Bianconero, che ha permesso di esporre le maglie storiche del Cavalluccio dell’epoca. L’allenatore nizzardo ha permesso a Pirlo e Seedorf di solcare il campo d’allenamento nizzardo, regalando poi loro una maglia “rouge et noir” arricchita dal nome dei due campioni. E sempre con la maglia del Milan Beretta ha fatto il suo esordio in serie A nella stagione 2010/11 (che vide i rossoneri vincere lo scudetto, ndr) a San Siro contro il Bologna, entrando al posto di Antonio Cassano. Potrebbe invece essere dell’undici titolare Borriello, un altro ex a maglie invertite, che l’anno scorso ha vinto lo scudetto con il Milan per la presenza nella prima giornata contro il Lecce.

Gokhan Inler ha vinto la Premier League con il Leicester, maè stato impiegato davvero molto poco dal tecnico Claudio Ranieri, che gli ha preferito Kantè e Drinkwater, giocatori che hanno disputato una stagione davvero straordinaria. In quella squadra militavano, tra gli altri, anche De Sciglio, Zigoni e l’ex difensore del Foggia Romagnoli. Già, c’è anche lo svedese in questa particolare storia d’intrecci. Il Condor Agostini, tra i mattatori della serata, ha ricordato l’azione del gol con il pregevole assist allo svedese Holquist che ha segnato il gol rimasto nella storia bianconera. Il giocatore che decise quella partita, lo svedese Holquist ha salutato tutti con un video, in cui non ha nascosto la sua nostalgia per Cesena e ha anche intonato simpaticamente un coro contro i bolognesi. Una serata fatta di ricordi, aneddoti e un po’ di nostalgia ricordando quel Cesena che sconfisse il Milan degli Invincibili. Una storia, quella di Totò in giallorosso, fatta di gol, amicizie nate e stroncate in breve tempo con ‘ragazzate’ pagate a caro prezzo. La maglia della stagione 1979-1980 rimase invariata rispetto a quella dell’annata precedente, eccezion fatta per l’adozione di un nuovo stemma sociale all’interno del quale faceva bella mostra di sé un serpente.

Il kit “away” per il campionato d’Europa 2004, che presentava la maglia bianca, pantaloncini azzurri e calzettoni bianchi venne utilizzato dall’Italia nel torneo continentale solamente per l’incontro con la Danimarca; fu utilizzato in una successiva gara di qualificazione a Germania 2006, contro la Moldavia, in un completo interamente bianco. A seguito della vittoria nel campionato del mondo 1982 venne modificato lo stemma, e il nuovo logo prevedeva uno scudo svizzero, bordato in oro, contenente il tricolore sovrastato da una banda nera al cui interno trovavano spazio tre stelle dorate, rappresentanti i tre titoli mondiali conquistati. Il 1960 è un anno di cambiamento per quanto riguarda il logo nerazzurro: colori invariati, rivoluzionati forma e contenuti. Agli angoli alti dello stemma erano collocate le iniziali A e C, mentre in punta campeggiava, in maiuscolo, la scritta NAPOLI, con le lettere allungate verso il basso, a seguire la forma dello scudo. Nella stagione 1995-1996 la parte superiore della maglia fu occupata da un curioso collage dello stemma societario mentre in quella 1996-1997, la casacca fu bianca con colletto e striscia nerazzurra sulle maniche e fascia orizzontale azzurronera. I tre condividono esperienze sia con Milan che con Inter, con fortune alterne a seconda del colore della maglia ma tutti vincenti.

A partire dal 2009, si susseguirono due lunghe collaborazioni, la prima, prolungatasi per ben sei stagioni, con Macron, e, la seconda, pure perdurata sei stagioni, con Kappa, alla sua seconda esperienza con gli azzurri. Basti solo dire che sulla sua bancarella, oltre alle maglie da calcio e a una serie di articoli amaranto, si trovarono le prime maglie ironiche su Berlusconi quando era presidente del Milan e che Lucchesi fu tra gli ideatori della celebre trovata delle bandane sulla testa dei tifosi quando il Livorno giocò in trasferta a San Siro. N.B: I giocatori indicati in corsivo sono stati convocati solo nel pre-campionato. Si rivela più soddisfacente il percorso in Coppa Italia, dove l’Inter esordisce negli ottavi di finale: i nerazzurri superano l’Empoli in una partita pirotecnica, risolta solo nei tempi supplementari. Ottavi di Finale L.R. È un finale davvero natalizio: gli oltre 40mila spettatori presentatisi ai cancelli del “Meazza” fruttano un incasso superiore ai 282 milioni di lire, numeri che consentono al Milan di inviare più di cento tonnellate di generi alimentari al villaggio di Baidoa. Sotto gli ordini del tecnico Antonio Conte, nel 2020-2021, Perišić ha iniziato a giocare anche da esterno di centrocampo. Ogni seduta di mercato, Marco si lascia andare a vere e proprie dichiarazioni d’amore nei confronti della sua ex squadra: «Tutti sanno che sono un tifoso della Roma e che tornerei subito – ha detto anche quest’estate – Anche i dirigenti del Milan sono a conoscenza di questo.

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