Real Madrid 2020-21 Kit - DLS20 Kits - Kuchalana All’inizio della stagione 1959-60 sulla panchina del Real non c’è più Carniglia, sostituito brevemente da Fleitas Solich poi, definitivamente, da Miguel Muñoz. Emilio Butragueño. Gli altri quattro componenti erano Manolo Sanchís, Martín Vázquez, Míchel e Miguel Pardeza. Pardeza fu aggregato alla prima squadra in quella stagione e Míchel all’inizio di quella seguente. Il 1963-64 fu un altro anno in cui la squadra della capitale si dimostrò una delle più forti a livello internazionale. Anche in Coppa del Re la squadra della capitale riuscì ad ottenere la vittoria: raggiunse la finale eliminando tra le altre il Barcellona ai quarti di finale (sconfitta 1-0 e vittoria 3-1) e il Saragozza in semifinale (vittorie per 2-1 e 4-1). Nell’ultimo atto vinse 2-1 il Siviglia grazie a una doppietta di Puskás. Cinque giorni dopo il trionfo nella capitale Ucraina, il 31 maggio, a sorpresa, il tecnico Zidane rassegna le sue dimissioni ed annuncia l’addio al club attraverso una conferenza stampa.

football game Artefice di questo periodo di successi fu in massima parte l’allenatore José Luis Saso, figura leggendaria nella storia del Valladolid essendo stato durante la sua vita eccellente portiere, allenatore, segretario tecnico e anche presidente del club. Il club è rimasto in massima divisione fino al 2010, quando è arrivata un’altra retrocessione. Molti giocatori chiedono e ottengono lo svincolo dal club nel mese di giugno 2017. Il 30 giugno 2017 il nuovo presidente, Tomás Membrado, annuncia il rilancio della società con una ricapitalizzazione, una nuova campagna abbonamenti e un forte abbinamento con il territorio e con la produzione di olio d’oliva. 20 giugno 1928: dalla fusione di Real Unión Deportiva (da cui assume la denominazione di Real) e Club Deportivo Español viene fondato il Real Valladolid Club de Fútbol. Alla fine il Real totalizzò solamente 34 punti e si piazzò al nono posto della classifica. Partono invece Dudek (svincolato), Garay (ceduto al Benfica), Drenthe (all’Everton) e Adebayor (fine prestito). I tifosi madridisti, per protesta, a fine gara lanciarono sul campo delle bottiglie, perciò la gara passò alla storia come “partido de las botellas” (“partita delle bottiglie”).

Tuttavia, la finale fu persa il 27 maggio contro l’Inter, vittoriosa per 3-1. Era la fine di un ciclo: dopo quella finale molti dei campioni che avevano aiutato il Madrid a conquistare cinque coppe consecutive appesero al chiodo gli scarpini e il presidente Bernabéu continuò l’opera di ringiovanimento della squadra iniziata già qualche anno prima con l’acquisto di alcuni giovani come Amancio Amaro, Isidro Sánchez, Ignacio Zoco e Felo. Nel mese di ottobre la squadra giunse ai sedicesimi di Copa del Rey, ma uscì sconfitta per 0-3 al cospetto dell’Atlético de Madrid. Il 1980-1981 fu agrodolce per i madrileni, che riuscirono a raggiungere la finale di Coppa dei Campioni (dopo aver eliminato l’Inter in semifinale con una vittoria per 2-0 e una sconfitta per 0-1), ma furono sconfitti dal Liverpool per 1-0 grazie ad un gol di Kennedy. Ancelotti non è preoccupato, ma intorno a lui si tende a creare questo clima di incertezza quando le cose non vanno bene: una sconfitta a Bergamo implicherebbe presentarsi al settimo turno di Champions con sei punti e quattro sconfitte e ovviamente sarebbe adito a una certa situazione di panico”. C’è preoccupazione per la situazione? Per la quarta volta un allenatore subentrante riesce a conquistare la Champions League.

Il 1975-1976 fu un altro anno vittorioso per i madridisti: raggiunto il primo posto alla quarta giornata grazie ad un 2-0 in casa del Real Betis, rimasero in testa a lungo prima di incappare in una serie negativa nel periodo dicembre/gennaio (3 sconfitte in 5 partite), perdendo così la leadership del campionato. Di seguito viene trattata nel dettaglio la storia del Real Madrid Club de Fútbol. Per il fuoriclasse portoghese il club madrileno fissa una clausola rescissoria di 1,125 miliardi di euro, maglie calcio real madrid che non ha eguali nella storia del calcio. Di fronte c’era una tifoseria, quella del Milan, che ha storia e tradizione e i bergamaschi non volevano essere da meno. Manuel Sanchís e Martín Vázquez furono i primi a giocare con la prima squadra del Real Madrid: il loro debutto risale ad una partita contro il Murcia giocata il 4 dicembre 1983. L’allenatore Alfredo Di Stéfano schierò i due giovani tra i titolari dall’inizio. In virtù delle cinque vittorie consecutive nel torneo, al Real Madrid fu conferito il trofeo originale e fu dato il diritto di vestire la coccarda d’onore dell’UEFA.