Gli inglesi hanno compreso per primi i cambiamenti del calcio moderno generando quella che deve essere la struttura di uno stadio di calcio efficiente sotto il profilo economico: dimensione non superiore ai 40mila posti tutti rigorosamente a sedere, espressamente pensato per il calcio e dunque senza pista di atletica, dotato di sale polivalenti, palestre, servizi commerciali differenziati e di una serie di box esclusivi per seguire gli incontri in posizione particolarmente privilegiata, milan quarta maglia caratterizzato da una massima adattabilità alle riprese televisive e da una gestione commerciale dello stesso affidata direttamente ai club solitamente attraverso la creazione di una società apposita. Nel caso di uno stadio di calcio, quindi, i soggetti che possono venir coinvolti in un’attività di co-marketing fanno parte di categorie parecchio eterogenee tra loro: società sportive, enti pubblici, comunità locali, spettatori, sponsor tecnici e commerciali, atleti, media ed imprese. È prevista altresì la reclusione, da uno a quattro anni, per chiunque lanci ed utilizzi, nei luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, razzi, bengala e fuochi artificiali e per chi faccia uso di bastoni e oggetti contundenti. È un fattore essenziale, inoltre, per poter sviluppare politiche di co-marketing e attività di public relations nei confronti dei partner, degli sponsor, delle aziende e degli investitori, permettendo di installare sale per conferenze, per meeting, per promozioni e per ricevimenti, oltre a delle hospitality box e suite all’avanguardia, efficienti ed equipaggiate dei più moderni comfort.

Ha ricavato, inoltre, 22 milioni da alcune operazioni commerciali, tra cui l’accordo ventennale con Delaware North (azienda del settore catering) ed una serie di sponsorship. Così la squadra riguadagna la Serie C dopo 8 anni. Fu inoltre imposto ai team il divieto di intrattenere rapporti con i propri sostenitori, fatta eccezione per la collaborazione finalizzata a prevenire possibili incidenti, e fu creata una squadra speciale di sorveglianza nazionale anti-hooligans, la National Football Intelligence Unit, costituita da Scotland Yard nel 1989. Un agente è ancor oggi affidato a ognuna delle 92 società professionistiche e si occupa, viaggiando sempre al seguito della tifoseria, della schedatura dei tifosi violenti e di azioni di infiltrazione. Allo scopo di sovvenzionarne la costruzione, la società inglese, che non ha avuto possibilità di accedere a prestiti pubblici, la nuova maglia della juventus ha seguito differenti direttrici: in primis ha eretto in sostituzione del vecchio impianto 2mila appartamenti dalla cui vendita ha ottenuto un sostanzioso guadagno.

Per poter comprendere appieno i meccanismi che hanno creato una linea di demarcazione tanto netta sotto il profilo della massimizzazione dei profitti derivanti dalle più svariate opportunità garantite da uno sfruttamento ad hoc degli impianti sportivi occorre illustrare in primis il come le istituzioni nazionali si sono rapportate a due diverse tragedie che, loro malgrado, hanno dato il là a delle rivoluzioni in termini di leggi per la sicurezza negli stadi e non solo: l’omicidio Raciti a Catania e la tragedia dello stadio di Hillsborough a Sheffield, appena quattro anni dopo l’incendio di Bradford, in Inghilterra. La ricetta inglese per riportare la gente allo stadio, nel dettaglio, è passata attraverso la completa ristrutturazione degli impianti con l’eliminazione delle barriere tra il campo di gioco e la tribuna, l’installazione di seggiolini in tutti i settori, una capienza di almeno 20mila posti con possibilmente dei box privati, l’uso di telecamere a circuito chiuso, la presa di coscienza dei tifosi dopo il bando di 5 anni dalle competizioni europee imposto dalla UEFA dopo la tragedia dell’Heysel del 29 maggio 1985 e la responsabilizzazione delle società, cui è stata affidata la sorveglianza all’interno degli impianti attraverso la presenza di stewards privati, pagati dai club, in collegamento via radio con la polizia presente solo all’esterno degli impianti.

Del futuro preferisce non parlare: «C’è sempre molto da fare, soprattutto per quel che riguarda la fidelizzazione dei tifosi che non sono in Italia, il mondo dei fan club. Investimenti sbagliati, alcol, donne, figli sparsi per il mondo. La prima rassegna internazionale cui partecipò il Kosovo furono le qualificazioni al campionato del mondo 2018, in occasione delle quali fu inserito nel girone con Croazia, Finlandia, Islanda, Turchia e Ucraina. A seguito di questi due eventi nel Regno Unito fu avviata una estesa attività di revisione e di miglioramento della sicurezza degli impianti sportivi finalizzata ad evitare il ripetersi di tali tragedie. Tuttavia, per ragioni diverse, sia la costruzione di nuove strutture da parte delle società sia la privatizzazione degli impianti esistenti sono stati per anni di difficile realizzazione, specie nel breve/medio periodo: gli investimenti risultavano esosi, vi erano vincoli urbanistici da superare ritenuti eccessivi e in molte città non si è riusciti a far accettare l’operazione all’opinione pubblica. Nel nostro Paese le strutture sportive sono quasi esclusivamente di proprietà dei Comuni e i club non hanno la capacità di influire sul loro utilizzo, anzi, molte volte esse vengono adibite contro la volontà delle società stesse a manifestazioni, come i concerti, che rovinano il manto erboso.