Pensiamo che questo fondo possa essere alimentato non tanto e non solo da contribuzioni di bilancio pubblico, quanto da contribuzioni in denaro e in natura provenienti dalla società. L’Italia è di tutti e non vogliamo che un federalismo che è alle porte la possa dividere e la difenderemo in tutti modi con le nostre forze, con il nostro partito e con la convinzione che gli italiani faranno di tutto anche per cambiare quello che è accaduto (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico – Congratulazioni). In una logica di responsabilità repubblicana, è intenzione del nostro Governo rispettare gli impegni assunti dall’Italia in Europa e, in particolare, è intenzione del nostro Governo dare piena e immediata attuazione agli impegni assunti dal Governo Prodi e ribaditi, da ultimo, nella riunione dell’Eurogruppo tenutasi a Berlino il 20 aprile 2007, impegni che, considerati gli obiettivi-vincoli, concordati per l’Italia e dall’Italia in quella sede, si svilupperanno operativamente (come risulta dal testo ufficiale presentato in Parlamento) come indicato nella relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica elaborata dal Governo Prodi e presentata in questo Parlamento il 18 marzo 2008. In essa si legge, tra l’altro, che «nel complesso la politica di bilancio dovrà recuperare risorse per un ammontare che si stima tra i 20 e i 30 miliardi nel triennio 2009-2011». In quella sede si esclude che la correzione possa essere operata dal lato di maggiori entrate, considerando che la pressione fiscale è già al massimo.
Il Patto per la salute siglato dal Governo Prodi, e proposto dall’allora Ministro Livia Turco, in sintonia con il Ministro Padoa Schioppa, prevedeva un aumento del Fondo sanitario nazionale del tre per cento, dal 2008 al 2011. Quando l’onorevole Tremonti, questa mattina, ci ha detto che andrà tutto bene per il 2008, e anche per il 2009, il punto critico sarà allora proprio dopo il 2009, perché adesso abbiamo stabilito che dal 2009 non ciPag. Credo che questo sia il bene pubblico fondamentale che tali interventi tutelano. Una novità che è comunque fondamentale – sulla quale speriamo di avere anche il vostro consenso – è finalmente l’utilizzo, per il finanziamento delle forze dell’ordine, dei fondi che sono stati oggetto di confisca e di sequestro alla malavita (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Misto-Movimento per l’Autonomia). 88che noi largamente condividiamo, ma non riteniamo convincenti le proposte che dovrebbero renderlo concreto e, soprattutto – lo ribadisco – per gli investimenti constatiamo che c’è un calo dei fondi e degli stanziamenti a disposizione. Peraltro pensavamo che gli economisti liberali avrebbero risposto rispetto a questa situazione, alla mancanza di investimenti, alla produzione industriale che cala, alla competitività che peggiora, proponendo maggiori investimenti.
Nelle quattro, cinque regioni meridionali abbiamo un tasso di interesse che è il doppio rispetto a quello delle regioni settentrionali; è su questo aspetto che dobbiamo provvedere, perché anche al sud si concedano prestiti con i tassi simili a quelli del nord, altrimenti è chiaro che gli investimenti non saranno mai richiamati! Tuttavia, riteniamo che per come è evoluta – e si sapeva a giugno che la struttura del mercato finanziario sarebbe cambiata – la posizione delle famiglie rispetto ai tassi che salivano, fosse giusta la scelta della rata fissa 2006. Riteniamo e confermiamo, anche vedendo come salgono i saggi di interesse, che quella sia stata un’opportunitàPag. Ridiscutere i fondi per il Mezzogiorno è chiaramente un’intimidazione politica, che serve alla Lega e all’ala nordista del Governo per addolcire i parlamentari del sud. Da una parte, questo decreto-legge e la fiducia che è stata posta dal Governo rendono vano il nostro ragionare, e queste meditazioni notturne rischiano di diventare quasi delle situazioni oniriche, probabilmente ben diverse da quelle evocate dal Presidente del Consiglio nelle sue telefonate. Ritengo che tutto questo apparato di analisi renderà evidente la dinamica dei numeri in atto, i numeri che vi ho comunicato e che abbiamo trovato (segnalo, comunque, il fatto che questo Governo ha ottenuto la fiducia solo 63 giorni fa).
Mi limito ad alcune considerazioni, che correggono quanto si è detto comunemente in questi giorni a proposito dei cosiddetti tagli. La social card non risolve il problema delle famiglie povere, anche perché i comuni saranno costretti ad operare tagli sui servizi sociali destinati proprio agli stessi soggetti. In totale, più di 400 milioni di euro di interventi: l’opposto dei tagli. Faccio riferimento alla dichiarazione fatta dal presidente Gasparri sulle norme di finanziamento alle forze dell’ordine: 200 milioni di euro riguardanti le assunzioni, 100 milioni di euro per la sicurezza urbana, ulteriori 100 milioni di euro, al comma successivo. Se poi guardiamo al Mezzogiorno, in questo provvedimento vi è una consistente riduzione della dotazione di spesa della missione «sviluppo e riequilibrio territoriale» del Ministero dello sviluppo economico, in cui sono allocati gli stanziamenti del fondo aree sottoutilizzate per un importo pari a 7.707 milioni di euro nel triennio, ovvero ad oltre un quarto delle riduzioni complessive pari a 26 milioni di euro nel triennio.