Se infatti andiamo a vedere la riduzione del CO2 o gli accordi internazionali che si fanno sul CO2 e sulla questione dei gas inquinanti, vedremo che è vero che l’Italia produce gas inquinanti e, soprattutto, i gas cosiddetti serra (e quindi CO2 e assimilabili) in quantità superiori a quanto è stato affermato nel Protocollo di Kyoto (siamo infatti fuori del 18-19 per cento rispetto al contributo assegnatoci). Nelle quattro, cinque regioni meridionali abbiamo un tasso di interesse che è il doppio rispetto a quello delle regioni settentrionali; è su questo aspetto che dobbiamo provvedere, perché anche al sud si concedano prestiti con i tassi simili a quelli del nord, altrimenti è chiaro che gli investimenti non saranno mai richiamati! È su questo che bisognava puntare, non sulla costruzione di una banca del sud o del Mezzogiorno, che non farà altro che ciò che hanno fatto e fanno le altre banche, ossia raccogliere i risparmi e portarli al nord. Non è infatti che nel sud non vi fossero le banche (vi era il Banco di Sicilia, il Banco di Napoli, vi erano e vi sono ancora le banche locali cooperative); il problema è che quel che viene raccolto al sud – le risorse finanziarie, i risparmi dei lavoratori e degli imprenditori, di coloro che operano al sud – per quanto venga incassato da banche al sud (anche oggi le banche del nord hanno senz’altro sportelli al sud), viene gestito da banche che lo portano nei territori del Paese dove si può investire e far prestiti più facilmente: insomma, i soldi dal sud emigrano al nord, come emigrano la manodopera, gli intellettuali e coloro che vogliono affermarsi.
Dei contributi diretti beneficiano quotidiani e periodici nazionali e locali editi da imprese editrici organizzate in forma cooperativa, da imprese non profit o di partito. PRESIDENTE. Onorevole Farinone, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti. FRANCESCO BARBATO. Grazie anche al Presidente. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l’onorevole Misiti. AURELIO SALVATORE MISITI. Signor Presidente, membri del Governo, onorevoli colleghi, per la verità, per quanto concerne questa manovra, intervengo su un testo che, evidentemente, è superato, perché siamo di fronte ad una manovra in evoluzione. Siamo di fronte ad una manovra triennale (questo rimarrà certamente nel testo finale): per il primo anno è prevista una manovra piccola, per il secondo anno una media e per il terzo anno una grande. Ci troviamo di fronte ad un argomento che poteva essere trattato in altro modo. Anche in questo caso, dunque, davvero non vedo l’urgenza di trattare un argomento così importante – quello della diffusione delle telecomunicazioni nel nostro Paese – che viene affrontato in modo arronzato, superficiale e senza il necessario approfondimento, senza quella discussione e quel contributo che sarebbe potuto venire non solo da noi, ma anche dagli stessi banchi della maggioranza, poiché è la stessa maggioranza che soffre del modo in cui discutiamo questa manovra finanziaria.
Questo è un po’ un modo ulteriore di prendersi in giro. 54decreto-legge è stato approvato in meno di dieci minuti, ma il Governo ha provveduto poi a presentare un migliaio di emendamenti – fra di esse vi è anche quella relativa alla cosiddetta Banca del sud, prevista dall’articolo 6-sexies. Vi rendete conto del fatto che questa è una sorta di presa in giro? Dunque, questa della Banca del Mezzogiorno è solo una sparata pubblicitaria. Per il resto, è già un miracolo che Fernandez non abbia pasticciato nemmeno una volta e che Armero abbia sbagliato solo il gol a tu per tu col portiere. Ecco cosa avremmo voluto che si facesse, e forse vi avremmo suggerito di non procedere in tal senso ma di puntare, invece, sulla riduzione del tasso di interesse, che è un tasso di interesse usuraio per le aziende del sud, sia per quelle esistenti, sia per quelle nuove. Ho promesso a mio figlio: dopo la mia casa di Arcore, dove sta il mio cuore, l’ ultima cosa che lascerei è il Milan.
Non potendomi dilungare oltre, concludo la mia valutazione intanto rilevando in questo provvedimento una revisione al ribasso degli obiettivi che hanno caratterizzato il programma elettorale della maggioranza e poi l’incapacità di questo Governo di legiferare secondo norme chiare, certe e attuabili, accompagnate da un impegno di spesa disponibile soprattutto quando si tratta di intervenire su questioni che, oltre ad avere un notevole impatto economico, si traducono in misure di notevole interesse pubblico.Pag. Per quanto riguarda un tema molto caro alla nostra gente, la sicurezza, le somme derivanti dalla riduzione di spesa sono state destinate per 200 milioni alle forze dell’ordine, per l’attuazione del pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, inclusa l’assunzione del personale in deroga alle limitazioni stabilite. Pertanto, qui sarebbe stato necessario molto tempo per discutere, per svolgere delle prove e per andare in questa direzione. Pertanto, è chiaro che non potremmo che essere soddisfatti se si realizzasse un’operazione di tale genere, ossia se si riducesse l’inquinamento nel nostro Paese.